«Il caffè, per esser buono, deve essere nero come la notte, dolce come l'amore e caldo come l'inferno»... disse un giorno qualcuno.
Per me il caffè, semplicemente, deve essere.
Punto.
Caffècaffècaffè: basta il suono così armonioso della parola caffè per invitarti all'assaggio.
Ma attenzione: dalla curiosità della scoperta e dolce desiderio alla necessità assoluta il passo è breve.
Ormai penso di essere in profonda fase 2, quella della dipendenza totale per intenderci. Ho paura tuttavia che esista una fase 3... perchè la sto sperimentando.
Dunque... chi mi conosce sa che per rendermi felice e mattermi a tacere basta donarmi una qualsiasi cosa che abbia col caffè una pur lontana attinenza: tazze e tazzine varie, visite guidate a Starbucks (il paradiso!), biglietti omaggio per la fabbrica del caffè... e ovviamente... la macchinetta del caffè, la più ingegnosa scoperta che l'essere umano abbia mai fatto.
Così un dì quel povero martire di Fabrizio, esasperato e al limite dell'esaurimento nervoso, mi fece quel bel dono: la Super Macchinetta. Non una macchinetta qualsiasi ma una davvero super tecnica e professionalmente avanzata.
E di cui ho tenuto cura amorevolmente ogni giorno, rifornendola di acqua fresca e pura e coccolandola col miglior caffè in commercio.
Ora è passato un anno dal regalo del secolo e comincia ad insinuarsi un dubbio nella mia mente malata: "e se, per qualche strana motivazione, saltasse una valvola? o se si rompesse un filtro? o se la mia Super Macchinetta decidesse di sciperare per troppo e assiduo lavoro?".
E così ho preso provvedimenti: ho comprato una Bialetti. Appena arrivta a casa, ho fatto in modo che la Bialetti e la Super macchinetta si conoscessero, imparassero ad apprezzarsi nelle loro specifiche differenze e adorabili qualità. Mi sono tutelata da ogni possibile competizione...
Ma la Bialetti era piccola, troppo piccola. E fragile... e pensavo "basterebbe davvero poco per comprometterne l'utilizzo".
E allora ecco la Bialetti 4 tazze... grande, bellissima, sfavillante. Anche questa volta ho fatto le dovute presentazioni: Bialetti grande, ti presento Bialetti Piccola e Super Macchinetta.
Poi, un sogno, anzi... un incubo: la Bialetti di disintegrava. Esplodeva.
In preda al panico ho pensato "e se un giorno mi sveglio, entusiasta per il mio caffettuccio mattutino che sto per godermi, e trovo il filtro della Super Macchinetta rotto, la Bialetti piccola sfinita dall'utilizzo e la Bialetti grande disintegrata ?".
Sono uscita e ho comprato il Nescafè. Quello solubile.
Ne ho prese due confezioni, che non si sa mai.
Ora sì che sono tranquilla.