30 settembre 2006
Ho fatto le polpette!!
Non ridete. Ho DAVVERO fatto le polpette.
E le ho fatto secondo la ricetta tradizionale di mammaà... lo so che vi state spaventando, perchè mia mamma è quella che nella pasta al forno ci aggiunge uova e mortadella, è quella del pollo da dieci chili per due persone, è quella del non ti alzi se non vedo la tua faccia diventare tra il viola e il blu perchè stai scoppiando.
E fate bene a spaventarvi, perchè sono davvero pesanti.
Uova, carne macinata, parmigiano come base. Il resto sta alla vostra immaginazione.
Il problema ora è il seguente: le polpettine sono lì, in fila una per una... così carine, così rosee, così amiche. Hanno anche un nome le mie polpettine (Clara e Fabiola sono le più antipatiche, Margot e Veronica le più zoccole, Teresa e Filippa le più socievoli).
Ma accanto a loro... c'è una Padellona. Cattiva, nera, e pronta ad accogliere le mie polpettine ed affogarle nell'olio bollente. Ed io non ho il coraggio di andare avanti.
Povere amiche, mi guardano... che brutta fine faranno... stecchite e poi divorate da due famelici mostri e infine digerite (se proprio gli gira bene...).
E io, come posso io che ho dato loro la vita crudelmente porvi fine?
Povere polpettine...
Beh, in fondo... occorre sacrificarsi per il bene comune. Cioè il mio.
29 settembre 2006
e il vostro equilibrio?
Qualcuno comincerà a chiedersi se il nome e il topic di questo blog abbiano un senso.
Per me lo hanno, perchè l'equilibrio- o il disequilibrio, che poi sono due lati della stessa medaglia- lo viviamo, bramiamo, concretizziamo nella quotidianità in mille modi diversi ed impercettibili.
Però ogni tanto è bello rifletterci su e mostrarmi .. come qualcuno mi ha definito... profonda.
Ma lascio la parola a chi è stato, in questo caso, un tantino più profondo di me. O meglio... a chi, scavando nel linguaggio, ha saputo scavalcare le parole e indirizzarle esattamente dove voleva, modellandole a suo piacimento, inchinandole alla sua maestria, attribuendo loro l'esatto senso desiderato. Un maestro di arte.
"Il fatto è che per quanto io mi sforzi di ottenere un equilibrio tra le persone che mi interessano e le diverse componenti del mio lavoro ed i luoghi e i tempi e gli oggetti, finisce sempre per essere un equilibrio truccato e irregolare, composto di squilibri interni messi in modo da compensarsi l'uno con l'altro con l'aiuto di piccole leve e contrappesi nascosti.
E' un equilibrio di sensi di colpa e proiezioni in avanti e promesse e finte garanzie molto più che di dati di fatto, nessuno si sognerebbe di considerarlo un punto di partenza per altre incastellature.
E' un punto di arrivo complicato e precario e inutilizzabile, appena me ne vado si incrina e comincia a cadere a pezzi, ogni volta che torno devo ricominciare tutto da capo, dopo aver abbandonato l'altro equilibrio truccato che ho costruito nel frattempo con gli elementi a disposizione"
Per me lo hanno, perchè l'equilibrio- o il disequilibrio, che poi sono due lati della stessa medaglia- lo viviamo, bramiamo, concretizziamo nella quotidianità in mille modi diversi ed impercettibili.
Però ogni tanto è bello rifletterci su e mostrarmi .. come qualcuno mi ha definito... profonda.
Ma lascio la parola a chi è stato, in questo caso, un tantino più profondo di me. O meglio... a chi, scavando nel linguaggio, ha saputo scavalcare le parole e indirizzarle esattamente dove voleva, modellandole a suo piacimento, inchinandole alla sua maestria, attribuendo loro l'esatto senso desiderato. Un maestro di arte.
"Il fatto è che per quanto io mi sforzi di ottenere un equilibrio tra le persone che mi interessano e le diverse componenti del mio lavoro ed i luoghi e i tempi e gli oggetti, finisce sempre per essere un equilibrio truccato e irregolare, composto di squilibri interni messi in modo da compensarsi l'uno con l'altro con l'aiuto di piccole leve e contrappesi nascosti.
E' un equilibrio di sensi di colpa e proiezioni in avanti e promesse e finte garanzie molto più che di dati di fatto, nessuno si sognerebbe di considerarlo un punto di partenza per altre incastellature.
E' un punto di arrivo complicato e precario e inutilizzabile, appena me ne vado si incrina e comincia a cadere a pezzi, ogni volta che torno devo ricominciare tutto da capo, dopo aver abbandonato l'altro equilibrio truccato che ho costruito nel frattempo con gli elementi a disposizione"
28 settembre 2006
L'efficienza
Ore10: chiamo l'amministrazione del palazzo per comunicare che occorrerebbe cambiare la cinghia della finestra, quella che permette alla tapparella di scendere giù e poi su e poi ancora giù e su e giù... e che con il tempo, a forza di tutto questo su e giù (che cavolo di vitaccia che hai, oh cinghia) finisce inevitabilmente per deteriorarsi. Non voglio mica che Mrs. Cinghia, minacciata da quell'antipatica di Mrs. Usura, fosse vittima di un serio infortunio di lavoro. E rischiasse di non poter più fare su e giù, giù e su.
La Signorina cordialissima e formalissima e efficientissima dell'Amministrazione mi ringrazia per averla messa al corrente della situazione e dice che risolveremo tutto presto. E mi ringrazia ancora- si figuri- arrivederci- a presto- e buona giornata--convenevole 1 e convenevole 2 e 3 e 4.
Ore 11:17 La proprietaria del palazzo bussa alla mia porta. Gentilissima e distinta, mi chiede la mia disponibilità affinchè il Sign. Acciustacinghia possa venire in mio soccorso.
Le dico che non ci sarò dal 6 al 10 ottobre. Le mi guarda in modo strano, fecendomi sentire... proprio italiana. Dice che mi farà sapere. O meglio...dice che mi farà sapere presto.
Scusi il disturbo-- si figuri- grazie mille- arrivederci- a presto- buona giornata- auguri e figli maschi. Convenevole 1 e convenevole 2 e 3 e 4.
Ore 11:30 torno alla mia tesi. Finalmente.
Ore 11:35 Toc toc. Grrr...
La Signora gentilissima e distinta è tornata. Il suo "presto le farò sapere" andava preso alla lettera, questo lo devo ancora imparare. Quando dicono "ci vediamo tra 5 minuti", qui intendono davvero 5 minuti, ovvero 300 secondi. Non uno di più, non uno di meno. Devo impararlo.
Ore 11:37 La Gentilissima mi comunica che verranno presto. Ovvero domani alle otto. Domani alle otto??? ma io sono ancora nel bel mezzo dei sogni, anzi degli incubi a quell'ora... con le copertine della tesi che prendono vita e si sfidano... e la blu batte la dorata...
Beh... anche lei, proprio come la signorina efficientissima, aveva detto presto. E presto qui vuol dire presto.
27 settembre 2006
tremenda decisione
Adesso tocca a voi.
Mostratemi che ci siete, datemi un segnale della vostra solidarietà, fatemi capire che questo blog serve a qualcosa che non sia solo definibile con fankazzismo...
Sono disperataaaaaaaa!!!
Di giorno ci penso, di notte la sogno... non mi abbandona mai, è diventata un'ossessione.
Vi prego aiutatemi.
Qual è il mio tormento? La copertina della tesi.
Un passo è stato fatto: ho scelto il materiale. Escludendo pelle&co, che mi fanno anche abbastanza senso, ho optato per la tela.
Ma ho cambiato almeno 10 volte idea sul colore... colore della copertina e colore della scritta della copertina. Più ci penso e più mi vengono in mente decine di colori, centinaia di alternative, migliaia di possibili combinazioni.
Cercasi disperatamente soluzione.
26 settembre 2006
osa
Oggi mi tocca. Post serio.
Per salutare un compagno che parte, che cerca da tempo la sua strada...
ha sbirciato un pò di qua e un pò di là, ha annusato i sapori di mondii diversi, ha sentito il cuore pungergli di un dolore acuto, ha volato a quota bassa, tentando di spiccare il volo.
Ora ha spalancato le ali verso l'ignoto.
Con coraggio, con tanta voglia di osare.
Osa adesso.
Osserva curioso, impara dall'altrui esperienza, rendi prezioso ciò che ti circonda facendolo definitivamente parte di te.
Nutri la tua anima, il tuo cuore, la tua mente.
Ma non avere paura. O meglio... conceditene giusta un pò... quel pò che basta per vederne i confini, quel pò che basta per apprezzare il tuo coraggio.
E di coraggio tu ne hai, oh yessssssss.
Buon viaggio Albe.
24 settembre 2006
Personalità masochista
Ragazzuoli è fatta.
Ora ho la conferma di possedere a tutti gli effetti quella che qualche analista, psichiatra, studioso della mente umana, pseudo scienziato o aspirante tale ha definito personalità masochista.
Da sempre avevo questa ideuzza che mi frullava per la testa... ora ne sono assolutissimamente iper-convinta.
Ditemi se non ho ragione... vi racconto una storiella.
Una dolce fanciulla alla fine del percorso universitario, che qualcuno definisce laureanda, a marzo si arma di buona volontà e pazienza e inizia a fare i conti con la sua tesi. Sceglie tema e relatore, legge e scrive, aggiusta e corregge, stampa e rilegge, corre dietro al prof, firma questo e pensa a quest'altro, si dispera, riordina la bibliografia, cambia i font, chiama l'amichetta milanese per appoggio morale, trova il coesaminatore, rincorre la segretaria, legge i moduli disordinati e contraddittori, di notte sogna l'intestazione, scarica il pdf, fà gli impacchi sugli occhi che non si aprono più e rilegge ancora, e corregge, e stampa.
Ecco. La fanciulla allegrotta ha tra le mani la sua prima stesura. Ce l'ha. Tra le mani. La sua prima bozza di tesi.
Certo, occorre rileggerla di nuovo, rimandarla al prof... ma ormai è fatta. Ragazzi è fatta.
Un piccolo futile dettaglio: la firma del coesaminatore. Allegrotta la fanciulla si reca all'università.
Eccolo, il coesaminatore... e la fanciulla pimpante e arzilla stringe il suo modulo di deposito tesi. Ha la sua firma. Sta andando via, ha varcato la soglia e.... "Signorina ci sono esempi interessanti vero??".
Esempi... esempi ... ESEMPI INTERESSANTI???
E la fanciulla che più tanto allegrotta non era corre verso casuccia, accende il pc e inizia a leggere e scrivere e stampare e correggere e rileggere...
Ora... ma io dico... oh fanciulla che più tanto allegrotta non sei... ma statti con i tuoi quattro guai (come dice il mio saggio maestro).
E invece no: non va bene aver finito con qualche giorno di anticipo, non va bene non aver inserito quel file con gli esempi INTERESSANTI, non va bene mettersi a fischiettare e darsi al trastullamento.
Ci ha provato la fanciulla, ma poi di notte si girava e rigirava nel lettone con quella voce oscura nella testolina che diceva "esempi interessanti...-anti...-anti...-anti" (c'era anche l'eco a creare l'effetto angoscia).
Dell'identità della fanciulla non è lecito sapere.
Ma vi comunico che ora ha la conferma di possedere a tutti gli effetti quella che qualche analista, psichiatra, studioso della mente umana, pseudo scienziato o aspirante tale ha definito personalità masochista.
22 settembre 2006
w la Cina
Per fortuna che c'è chi allieta le nostre tristi e monotone giornate da studenti.
grazie Zhang.
giovedì, 21 settembre 2006 10.48
grazie Zhang.
Cina, uomo morde panda dopo esser stato morso a sua volta
giovedì, 21 settembre 2006 10.48
PECHINO (Reuters) - Un cinese ubriaco che voleva abbracciare un panda allo zoo di Pechino è stato sorpreso mentre mordeva l'animale nel tentativo di difendersi, dopo che il panda ha respinto violentemente il tentativo di coccole. Lo riferiscono oggi i media locali.
Zhang Xinyan, muratore in vacanza originario della provincia di Henan, è entrato nella tana di Gu Gu, un panda di sette anni, allo zoo di Pechino dopo aver bevuto quattro pinte di birra in un ristorante vicino, scrive il Yanzhao Metropolis Daily.
Zhang, che non è stato in grado di ricordare chiaramente l'accaduto, voleva abbracciare il panda e stringergli la mano dopo aver visto immagini di persone che lo facevano alla tv.
"Quando ero lì, il panda stava mangiando bambù. Poi, sembra che della gente abbia gridato, e ciò lo ha sorpreso. Si è messo a correre per mordermi la gamba", ha detto Zhang.
Zhang, che ha tentato invano di mandare via il panda, è stato morso due volte ed è caduto a terra, scrive il giornale.
"Ho avuto l'opportunità di mordergli la schiena, ma la sua pelliccia era troppo folta", ha detto Zhang.
Un guardiano dello zoo ha usato un tubo per togliere Zhang dalle grinfie del panda, ha aggiunto il giornale.
Zhang Xinyan, muratore in vacanza originario della provincia di Henan, è entrato nella tana di Gu Gu, un panda di sette anni, allo zoo di Pechino dopo aver bevuto quattro pinte di birra in un ristorante vicino, scrive il Yanzhao Metropolis Daily.
Zhang, che non è stato in grado di ricordare chiaramente l'accaduto, voleva abbracciare il panda e stringergli la mano dopo aver visto immagini di persone che lo facevano alla tv.
"Quando ero lì, il panda stava mangiando bambù. Poi, sembra che della gente abbia gridato, e ciò lo ha sorpreso. Si è messo a correre per mordermi la gamba", ha detto Zhang.
Zhang, che ha tentato invano di mandare via il panda, è stato morso due volte ed è caduto a terra, scrive il giornale.
"Ho avuto l'opportunità di mordergli la schiena, ma la sua pelliccia era troppo folta", ha detto Zhang.
Un guardiano dello zoo ha usato un tubo per togliere Zhang dalle grinfie del panda, ha aggiunto il giornale.
21 settembre 2006
Caffettiamo?
«Il caffè, per esser buono, deve essere nero come la notte, dolce come l'amore e caldo come l'inferno»... disse un giorno qualcuno.
Per me il caffè, semplicemente, deve essere.
Punto.
Caffècaffècaffè: basta il suono così armonioso della parola caffè per invitarti all'assaggio.
Ma attenzione: dalla curiosità della scoperta e dolce desiderio alla necessità assoluta il passo è breve.
Ormai penso di essere in profonda fase 2, quella della dipendenza totale per intenderci. Ho paura tuttavia che esista una fase 3... perchè la sto sperimentando.
Dunque... chi mi conosce sa che per rendermi felice e mattermi a tacere basta donarmi una qualsiasi cosa che abbia col caffè una pur lontana attinenza: tazze e tazzine varie, visite guidate a Starbucks (il paradiso!), biglietti omaggio per la fabbrica del caffè... e ovviamente... la macchinetta del caffè, la più ingegnosa scoperta che l'essere umano abbia mai fatto.
Così un dì quel povero martire di Fabrizio, esasperato e al limite dell'esaurimento nervoso, mi fece quel bel dono: la Super Macchinetta. Non una macchinetta qualsiasi ma una davvero super tecnica e professionalmente avanzata.
E di cui ho tenuto cura amorevolmente ogni giorno, rifornendola di acqua fresca e pura e coccolandola col miglior caffè in commercio.
Ora è passato un anno dal regalo del secolo e comincia ad insinuarsi un dubbio nella mia mente malata: "e se, per qualche strana motivazione, saltasse una valvola? o se si rompesse un filtro? o se la mia Super Macchinetta decidesse di sciperare per troppo e assiduo lavoro?".
E così ho preso provvedimenti: ho comprato una Bialetti. Appena arrivta a casa, ho fatto in modo che la Bialetti e la Super macchinetta si conoscessero, imparassero ad apprezzarsi nelle loro specifiche differenze e adorabili qualità. Mi sono tutelata da ogni possibile competizione...
Ma la Bialetti era piccola, troppo piccola. E fragile... e pensavo "basterebbe davvero poco per comprometterne l'utilizzo".
E allora ecco la Bialetti 4 tazze... grande, bellissima, sfavillante. Anche questa volta ho fatto le dovute presentazioni: Bialetti grande, ti presento Bialetti Piccola e Super Macchinetta.
Poi, un sogno, anzi... un incubo: la Bialetti di disintegrava. Esplodeva.
In preda al panico ho pensato "e se un giorno mi sveglio, entusiasta per il mio caffettuccio mattutino che sto per godermi, e trovo il filtro della Super Macchinetta rotto, la Bialetti piccola sfinita dall'utilizzo e la Bialetti grande disintegrata ?".
Sono uscita e ho comprato il Nescafè. Quello solubile.
Ne ho prese due confezioni, che non si sa mai.
Ora sì che sono tranquilla.
20 settembre 2006
Auguri Takino
Non è di certo colpa mia se i vostri genitori si sono dati da fare tutti nel periodo invernale... sarà per la pigrizia della fredda stagione, sarà per necessità di risparmio energetico, sarà per noia o puro intrattenimento gioioso o per trastullamento (per ulteriori spiegazioni sul trastullamento chiedere alla sottoscritta).
Insomma ragazzuoli, a settembre la curva delle nascite si impenna.
Ed eccone un altro, venuto fuori ormai 25 anni fa... 25 anni sono 1/4 di cento.
Cavolo.
Marco sei UnQuartoCentenario.
Forza allora Post Canterino...aridaje...
Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri Takinooooooooo....
tanti auguri a teeeeeeeeeeee :D
19 settembre 2006
Il mistero dell'acqua
Credevo che il problema fosse solo mio. Per questo ho taciuto. E quando ho tentato di parlare mi hanno dato della pazza. Ora mi prendo la mia rivincita.
Perchè ormai è palese: qualcuno qui attenta alla mia vita. E lo fa nel modo più astuto e meschino possibile: facendomi fare tanta popò. Ebbene si, avete capito...e sono abili, abilissimi. E anche astuti, astutissimi. Non dimenticano nulla:
- lato psicologico: tentano di farmi fuori portandomi all'esasperazione;
- lato domestico: tentano di farmi cacciare di casa per colpa delle lamentele dei vicini che non ne possono davvero più di sentire tirare lo sciquone;
- lato economico: tentano di impoverirmi a causa di tutti gli anti-popò e i benefibra che sono obbligata ad acquistare;
- lato fisico: MC (meglio non specificare)
Ma oggi finalmente la giustizia trionfa. Non sono pazza. è bastata una notte, una sola notte nella mia casetta svizzera e chi era con me ha avvertito i primi sentori... e ha confermato quella che ormai è una lucida e spietata certezza.
Non volevo coinvolgerti, povero Fabrizio lavoratore, ma la giustizia doveva trionfare.
Ora occorre svelare il mistero e agire.
Ipotizzo che gli attentatori abbiano accesso al siustema idrico e riescano a immettere nell'acqua che io bevo qualche strana sostanza. Che fare?
Di sicuro non smetterò di dissetarmi con quell'acqua pura e buonissima proveniente dalle fresche a chiare acque di NonSoDove. Non posso dargliela vinta in questo modo.
17 settembre 2006
Conta anche tu
Non è facile. Può sembrarlo in apparenza, ma non lo è. Trattasi di un compito alquanto impegnativo, che senza dubbio sottrae risorse cognitive e tempo alla nostra già troppo faticosa quotidianità.
Eppure lo abbiamo fatto, ne abbiamo discusso approfonditamente e siamo arrivati ad una soluzione.
Il quesito è: quanti buchi ha un essere umano?
L'accordo sui buchi basilari è stato raggiunto facilmente, il problema è sorto sull'ombelico, a seconda del quale la quantità dei buchi naturali varia tra 7 e 8.
Il punto di discussione cruciale della scorsa nottata è stato risolto alle ore 1. 22 e la conclusione è la seguente: l'ombelico può essere classificato sia come buco che come non buco, dipende dalla profondità.
Nei soggetti con elevata profondità è da considerarsi buco. Nei soggetti che, al contrario, presentano un basso grado di profondità (il cosidetto ombelico piatto) non è da ritenersi buco.
In totale io ho 11 buchi. Ma Ottavia ne ha 12.
Eppure lo abbiamo fatto, ne abbiamo discusso approfonditamente e siamo arrivati ad una soluzione.
Il quesito è: quanti buchi ha un essere umano?
L'accordo sui buchi basilari è stato raggiunto facilmente, il problema è sorto sull'ombelico, a seconda del quale la quantità dei buchi naturali varia tra 7 e 8.
Il punto di discussione cruciale della scorsa nottata è stato risolto alle ore 1. 22 e la conclusione è la seguente: l'ombelico può essere classificato sia come buco che come non buco, dipende dalla profondità.
Nei soggetti con elevata profondità è da considerarsi buco. Nei soggetti che, al contrario, presentano un basso grado di profondità (il cosidetto ombelico piatto) non è da ritenersi buco.
In totale io ho 11 buchi. Ma Ottavia ne ha 12.
16 settembre 2006
Forme di dipendenza alternative
Sky. Che fantastico mondo.
Sky. Film più o meno recenti, trasmessi 24 ore su 24. Documentari storici, geografici, scientifici. Rubriche di attualità, culinarie, vernecchie e gossip più o meno veritieri. E poi c'è Fox, cavolo Fox... il paradiso per ogni amante della fiction. Ho visto persone trascorrere giornate intere davanti a Fox: all'inizio erano solo incuriositi, poi piano piano una sorta di dipendenza televisiva sembrava impossessarsi di loro: stringevano il telecomando in mano, sospettosi e timorosi che qualcuno potesse impadronirsene in un momento di distrazione. Strabuzzavano gli occhi, che piano piano cominciavano a bruciare, ma non cedevano. Io ancora mi fingevo un "ma sì, vedrai che finisce ER e spegne".
Eppure cominciavo a notare che alle serie originali seguivano le repliche e alle repliche delle serie originali seguivano le repliche delle repliche. Ho compreso quanto la dipendenza fosse di non poco conto solo in un momento: quando li ho visti correre dalla sala alla cucina a intervalli regolari di 10 minuti.
Prima tappa: corro apro il frigo prendo il prosciutto cotto (ovviamente ancora incartato. Prendere le fette, richiudere l'incarto e riporrre il tutto nel frigo avrebbe comportato grosse perdite di tempo);
Seconda tappa: riprendo il filo conduttore del programma, concentrando tutte le mie energie sulla immaginazione visiva di ciò che può essere accaduto in quella frazione di tempo;
Terza tappa: nuova corsa a mo' di leprotto verso la cucina afferro il pan carrè torno in salotto;
Quarta tappa: mi cibo maledicendomi ovviamente per il troppo rumore prodotto, sia nelle due tappe-corsa che nella fase preparazione toast e ingurgitamento (il rumore è un pericolo evidente. Ecco perchè molto spesso prima delle due corsette viene adottata la tecnica dell'alzare il volume al massimo).
Altro che vendita all'alcool ai maggiori di 21, no liberalizzazione delle droghe leggere e via dicendo... sono altri i rischi per noi poveri studenti squattrinati.
Sono subdoli, nascosti e sottili tranelli dietro una scatola che diventa sempre più leggera e sempre più sbrilluccicante.
La chiamano televisione.
Per fortuna la cosa non mi riguarda. Per fortuna non soffro di queste forme maniacali e ossessive.
Vi saluto, vado a farmi una partitina a burraco.
Sky. Film più o meno recenti, trasmessi 24 ore su 24. Documentari storici, geografici, scientifici. Rubriche di attualità, culinarie, vernecchie e gossip più o meno veritieri. E poi c'è Fox, cavolo Fox... il paradiso per ogni amante della fiction. Ho visto persone trascorrere giornate intere davanti a Fox: all'inizio erano solo incuriositi, poi piano piano una sorta di dipendenza televisiva sembrava impossessarsi di loro: stringevano il telecomando in mano, sospettosi e timorosi che qualcuno potesse impadronirsene in un momento di distrazione. Strabuzzavano gli occhi, che piano piano cominciavano a bruciare, ma non cedevano. Io ancora mi fingevo un "ma sì, vedrai che finisce ER e spegne".
Eppure cominciavo a notare che alle serie originali seguivano le repliche e alle repliche delle serie originali seguivano le repliche delle repliche. Ho compreso quanto la dipendenza fosse di non poco conto solo in un momento: quando li ho visti correre dalla sala alla cucina a intervalli regolari di 10 minuti.
Prima tappa: corro apro il frigo prendo il prosciutto cotto (ovviamente ancora incartato. Prendere le fette, richiudere l'incarto e riporrre il tutto nel frigo avrebbe comportato grosse perdite di tempo);
Seconda tappa: riprendo il filo conduttore del programma, concentrando tutte le mie energie sulla immaginazione visiva di ciò che può essere accaduto in quella frazione di tempo;
Terza tappa: nuova corsa a mo' di leprotto verso la cucina afferro il pan carrè torno in salotto;
Quarta tappa: mi cibo maledicendomi ovviamente per il troppo rumore prodotto, sia nelle due tappe-corsa che nella fase preparazione toast e ingurgitamento (il rumore è un pericolo evidente. Ecco perchè molto spesso prima delle due corsette viene adottata la tecnica dell'alzare il volume al massimo).
Altro che vendita all'alcool ai maggiori di 21, no liberalizzazione delle droghe leggere e via dicendo... sono altri i rischi per noi poveri studenti squattrinati.
Sono subdoli, nascosti e sottili tranelli dietro una scatola che diventa sempre più leggera e sempre più sbrilluccicante.
La chiamano televisione.
Per fortuna la cosa non mi riguarda. Per fortuna non soffro di queste forme maniacali e ossessive.
Vi saluto, vado a farmi una partitina a burraco.
15 settembre 2006
a voi la parola
Stanotte una parte della mia mente malata ha partorito un'ideuzza.
Mentre metà del cervello cercava di riposare, l'altra metà ha continuato a scalpitare con frenesia, stabilendo così che il 15 di ogni mese sarà Free Posting... nel senso che ognuno può scrivere il cavolo che gli pare.
Il motivo lo ignoro.
Forse per creare una sorta di tradizione del blog? Forse affinchè sia di buon auspicio e il blog sopravviva oltre settembre? Forse per capire quanti sono i folli che seguono le mie ideuzze???
In ogni caso... oggi è 15... a voi la parola.
PS: non mi fate fare brutte figure: il successo dell'insuccesso, ovvero zero comments.
Per fortuna che i post posso sempre eliminarli... ;)
Mentre metà del cervello cercava di riposare, l'altra metà ha continuato a scalpitare con frenesia, stabilendo così che il 15 di ogni mese sarà Free Posting... nel senso che ognuno può scrivere il cavolo che gli pare.
Il motivo lo ignoro.
Forse per creare una sorta di tradizione del blog? Forse affinchè sia di buon auspicio e il blog sopravviva oltre settembre? Forse per capire quanti sono i folli che seguono le mie ideuzze???
In ogni caso... oggi è 15... a voi la parola.
PS: non mi fate fare brutte figure: il successo dell'insuccesso, ovvero zero comments.
Per fortuna che i post posso sempre eliminarli... ;)
14 settembre 2006
Un altro anno per Fede
E di nuovo torna il post canterinooooo!!!
Questa volta si canta per Federico... ormai decrepito anzianotto del gruppo...
Forza su, cantate con me "tanti auguri a te...etc etc... Federico... etc etc...tanti auguri a teeeeeeeee".
Mi chiedo se sia ora di smetterla di torturare il nostro povero Fede... mi chiedo come faccia a sopravvivere in questa jungla di folli scatenati (non faccio nomi...chi ha detto Otti? Ele? Izz?).
Ma non mi chiedo quanto bene ti vogliamo, quello si sente.
Per sempre e sempre dalla stessa parte.
Questa volta si canta per Federico... ormai decrepito anzianotto del gruppo...
Forza su, cantate con me "tanti auguri a te...etc etc... Federico... etc etc...tanti auguri a teeeeeeeee".
Mi chiedo se sia ora di smetterla di torturare il nostro povero Fede... mi chiedo come faccia a sopravvivere in questa jungla di folli scatenati (non faccio nomi...chi ha detto Otti? Ele? Izz?).
Ma non mi chiedo quanto bene ti vogliamo, quello si sente.
Per sempre e sempre dalla stessa parte.
13 settembre 2006
Autovettura
Non posso chiamarla macchina.
Devo chiamarla automobile o meglio autovettura.
Perchè? Perchè altrimenti qualcuno si stizzisce e con la puntigliosità svizzera che lo caratterizza (puntiglio fastidioso e superfluo) non esita a domandare "Scusa, macchina per...?".
A questo punto chiamandola automobile o meglio autovettura, sarei tenuta allora anche a precisare la categoria, la specie, la classe etc etc... e a dettagliarla senza esitazione nella cilindrata, nel tipo di carburante usato, nel colore.
Eppure volevo solo dire che ieri sera sono stata al cinema a vedere CARS, film di animazione sulle macchine. Già, sulle macchine macchine macchine.
Tiè.
PS: stesso discorso applicasi ai motorini, che dovrei chiamare scooter. Motorino motorino motorino. Tiè.
Devo chiamarla automobile o meglio autovettura.
Perchè? Perchè altrimenti qualcuno si stizzisce e con la puntigliosità svizzera che lo caratterizza (puntiglio fastidioso e superfluo) non esita a domandare "Scusa, macchina per...?".
A questo punto chiamandola automobile o meglio autovettura, sarei tenuta allora anche a precisare la categoria, la specie, la classe etc etc... e a dettagliarla senza esitazione nella cilindrata, nel tipo di carburante usato, nel colore.
Eppure volevo solo dire che ieri sera sono stata al cinema a vedere CARS, film di animazione sulle macchine. Già, sulle macchine macchine macchine.
Tiè.
PS: stesso discorso applicasi ai motorini, che dovrei chiamare scooter. Motorino motorino motorino. Tiè.
12 settembre 2006
Happy birthday teacher
Accorrete accorrete... per tutti coloro che hanno dimenticato che giorno è oggi (ma vogliono far finta di nulla e salvare la faccia), per i poveracci senza soldi al cellulare (poveracci LEGGI tirchio), per gli svogliati o i troppoImpegnati, per chi sta viaggiando, per chi vuole aggiungere un pensiero al pensiero...
c'è questo post canterino che fa..."tanti auguri a teeeee, tanti auguri a teeeeee, tanti auguri Berrtuccioooooooo...tanti auguri a te." Chi canta con lui???? (e, ovviamente, con me.. ma per fortuna siamo nel virtuale... potreste rischiare di rimanere lesi a vita ascoltandomi).
Per sempre e sempre dalla stessa parte.
c'è questo post canterino che fa..."tanti auguri a teeeee, tanti auguri a teeeeee, tanti auguri Berrtuccioooooooo...tanti auguri a te." Chi canta con lui???? (e, ovviamente, con me.. ma per fortuna siamo nel virtuale... potreste rischiare di rimanere lesi a vita ascoltandomi).
Per sempre e sempre dalla stessa parte.
legami di un certo livello
Le persone fanno capolino nelle nostre vite inspiegabilmente, poi vanno, tornano, si fermano, si allontanano. In tanti modi diversi, attraverso esperienze e sentimenti, si stringono alla nostra esistenza, la arricchiscono, la feriscono, la condividono.
A volte la situazione creata appare immutabile. Poi, inevitabilmente, ci si ritrova e la profondità degli sguardi è sempre la stessa.
Ma spesso la consuetudine dell'averle accanto ne offusca l'importanza.
Questo post-attenzione attenzione, il mio primo post di un certo livello- tenta per un attimo di abbattere il taken for granted...
Questo post è per i folli che popolano il meraviglioso mondo di fausticchia: fidati, cari, teneri, scalmanati amiciCi.
Dando il buon viaggio a chi va, dando il benvenuto a chi arriva, sorridendo a chi torna.
Livia e Alberto, vivete tutto il bello che c'è.
A volte la situazione creata appare immutabile. Poi, inevitabilmente, ci si ritrova e la profondità degli sguardi è sempre la stessa.
Ma spesso la consuetudine dell'averle accanto ne offusca l'importanza.
Questo post-attenzione attenzione, il mio primo post di un certo livello- tenta per un attimo di abbattere il taken for granted...
Questo post è per i folli che popolano il meraviglioso mondo di fausticchia: fidati, cari, teneri, scalmanati amiciCi.
Dando il buon viaggio a chi va, dando il benvenuto a chi arriva, sorridendo a chi torna.
Livia e Alberto, vivete tutto il bello che c'è.
11 settembre 2006
Mamma SuperPiù
Ore 1.20: rientro barcollando a casa, lancio la scarpetta bianca col tacco che ha martoriato i miei piedi dalle ore 15 del pomeriggio, infilo la prima maglia che trovo e cado in un sonno pesante, pesantissimo, ma disturbato dai gorgoglii della mio povero stomaco che finalmente, dopo ore ed ore di pizzette, crocchette, porchette e quant'altro finisca in "ette" (so a cosa state pensando... si, c'erano anche quelle in giro...) ha trovato la pace.
Ora: io suppongo che lo strazio sia condiviso. Dunque che il dolore ai piedi, il mal di stomaco, la testa pesante non li senta solo io. Eppure così non è, vi garantisco che così non è.
Perchè appena scendo giù dal letto, mooooolto lentamente, e mi avvicino al caffè mooooolto velocemente...
eccola! spunta la mia mamma SuperPiù, che dopo aver lavato-stirato-improfumato tutto ciò che era nella mia valigia, ora, non paga, ha la fantastica idea di sistemare i miei libri delle MEDIE.
Avete capito bene, la madre di una ventiquattrenne laureanda e i libri delle scuole medie inferiori.
Ed io, mal di testa, mal di stomaco, mal di piedi e senza che il caffè sia ancora uscito dalla moka... circondata dai libri di scienze, musica, analisi logica e da una vocetta che lancia 7 parole al secondo "Questo lo buttiamo... che Ci FaraiMaiColLibroDiTecnica&Tecnologia??" dovrei decidere le sorti dei poveri amici libri.
Mentre il pensiero più profondo che la mia mente riesce ad elaborare al momento è "io mi chiamo Fausta".
Ora: io suppongo che lo strazio sia condiviso. Dunque che il dolore ai piedi, il mal di stomaco, la testa pesante non li senta solo io. Eppure così non è, vi garantisco che così non è.
Perchè appena scendo giù dal letto, mooooolto lentamente, e mi avvicino al caffè mooooolto velocemente...
eccola! spunta la mia mamma SuperPiù, che dopo aver lavato-stirato-improfumato tutto ciò che era nella mia valigia, ora, non paga, ha la fantastica idea di sistemare i miei libri delle MEDIE.
Avete capito bene, la madre di una ventiquattrenne laureanda e i libri delle scuole medie inferiori.
Ed io, mal di testa, mal di stomaco, mal di piedi e senza che il caffè sia ancora uscito dalla moka... circondata dai libri di scienze, musica, analisi logica e da una vocetta che lancia 7 parole al secondo "Questo lo buttiamo... che Ci FaraiMaiColLibroDiTecnica&Tecnologia??" dovrei decidere le sorti dei poveri amici libri.
Mentre il pensiero più profondo che la mia mente riesce ad elaborare al momento è "io mi chiamo Fausta".
10 settembre 2006
matrimonio si, matrimonio no
Ho lasciato la ridente Lugano per approdare nella graziosa Pineto.
E stavolta, oltre al voler trascorrere una settimana nel mio habitat, il che fa sempre un gran bene, c'è una motivazione più precisa: il matrimonio di mia cugina.
Che, nello specifico, si terrà oggi in qualche sperduto posto del chietino, là inMezzoAiMontiConAnnette... IL MATRIMONIO.
Attenzione!!!! Non è un post del tipo "sei d'accordo o no con il matrimonio???". Non sono proprio in vena di affrontare le grandi problematiche esistenziali.
Il problema è molto più pratico e concreto, oltre che gravissmo.
Ripeto: sono tornata per il matrimonio. Una cosa, una sola dannatissima cosa dovevo ricordare di mettere in valigia: il sottogiacca, che tradotto significa una magliettina colloAltoSmanicata appositamente creata per essere perfettamente compatibile con il mio tailleur nero. Tailleur nero che mia mamma ha già provveduto a far lavare, preoccupandosi delle scarpe con tanto di borsetta coordinata, delle calze velate (sorvoliamo sul fatto che oggi ci sono 30 gradi, please), perfino dell'appuntamento dal parrucchiere.
Ed io... ad una cosa dovevo pensare... ad UNA SOLA COSA.
Sono una figlia degenere ed una cugina sciagurata.
E stavolta, oltre al voler trascorrere una settimana nel mio habitat, il che fa sempre un gran bene, c'è una motivazione più precisa: il matrimonio di mia cugina.
Che, nello specifico, si terrà oggi in qualche sperduto posto del chietino, là inMezzoAiMontiConAnnette... IL MATRIMONIO.
Attenzione!!!! Non è un post del tipo "sei d'accordo o no con il matrimonio???". Non sono proprio in vena di affrontare le grandi problematiche esistenziali.
Il problema è molto più pratico e concreto, oltre che gravissmo.
Ripeto: sono tornata per il matrimonio. Una cosa, una sola dannatissima cosa dovevo ricordare di mettere in valigia: il sottogiacca, che tradotto significa una magliettina colloAltoSmanicata appositamente creata per essere perfettamente compatibile con il mio tailleur nero. Tailleur nero che mia mamma ha già provveduto a far lavare, preoccupandosi delle scarpe con tanto di borsetta coordinata, delle calze velate (sorvoliamo sul fatto che oggi ci sono 30 gradi, please), perfino dell'appuntamento dal parrucchiere.
Ed io... ad una cosa dovevo pensare... ad UNA SOLA COSA.
Sono una figlia degenere ed una cugina sciagurata.
09 settembre 2006
Valigia take away
Voglio una valigia adattabile. Di quelle già pronte, un pò come le scatole del tonno... non devi preparare nulla, le apri e zac! è tutto già lì. Insomma... sono affidabili le scatolette del tonno.
Voglio una valigia- scatoletta. Che non stai a fare e disfare ma ZAC! La apri ed è pronta, in qualsiasi stagione...
certo, ne dovrebbero fare una versione invernale, una estiva... e poi ne dovrebbero fare di personalizzate. e poi c'è il problema del post- valigia, del riciclaggio, dell'inquinamento ambientale e via dicendo...
ma insomma, non è compito mio pensare a questo.
Ci sarà pure chi ha studiato ... ricercatori dove siete??? Beh, datevi da fare.
Queste sì che sono questioni essenziali da risolvere... questi sì che sono grossi problemi.
Perchè intanto fra poco il treno parte, l'aereo mi saluta... ed io sono ancora qui con la mia ValigiaAmetà.
Voglio una valigia- scatoletta. Che non stai a fare e disfare ma ZAC! La apri ed è pronta, in qualsiasi stagione...
certo, ne dovrebbero fare una versione invernale, una estiva... e poi ne dovrebbero fare di personalizzate. e poi c'è il problema del post- valigia, del riciclaggio, dell'inquinamento ambientale e via dicendo...
ma insomma, non è compito mio pensare a questo.
Ci sarà pure chi ha studiato ... ricercatori dove siete??? Beh, datevi da fare.
Queste sì che sono questioni essenziali da risolvere... questi sì che sono grossi problemi.
Perchè intanto fra poco il treno parte, l'aereo mi saluta... ed io sono ancora qui con la mia ValigiaAmetà.
08 settembre 2006
Cervello maschile
Ottavia, dopo sofferenze estreme, ha vinto sul marketing.
Lenu vince, ma lei è una vincente nata. Eppure...
Sara combatte la sua lotta quotidiana... e ci facciamo compagnia.
Livia corre, verso il Montenegro, verso Lipsia. Monica c'è.
Vale attende. Leti è scomparsa.
Paola capisce, pensa... pensa troppo.
E mia mamma? si espone, domanda, fa la curiosa.
La donna, essere paranoico.
Voglio un cervello maschile.
Lenu vince, ma lei è una vincente nata. Eppure...
Sara combatte la sua lotta quotidiana... e ci facciamo compagnia.
Livia corre, verso il Montenegro, verso Lipsia. Monica c'è.
Vale attende. Leti è scomparsa.
Paola capisce, pensa... pensa troppo.
E mia mamma? si espone, domanda, fa la curiosa.
La donna, essere paranoico.
Voglio un cervello maschile.
07 settembre 2006
Il trapano
Urge un intervento drastico: mi occorre un trapano.
Vi chiederete cosa ho di così urgente da fare alle tre di pomeriggio, mentre il popolo luganese sonnecchia ancora un pò, con un trapano.
Ebbene... devo trapanarmi il cervello.
Così la smetto di inventarmi qualsiasi cosa pur di non stare dietro a questa tesi del cavolo, che sembra avere sempre qualcosa che non va: e correggi, e stampa, e rileggi, e ristampa e aggiusta...
E basta.
Siate comprensivi, soccorretemi.
Vi chiederete cosa ho di così urgente da fare alle tre di pomeriggio, mentre il popolo luganese sonnecchia ancora un pò, con un trapano.
Ebbene... devo trapanarmi il cervello.
Così la smetto di inventarmi qualsiasi cosa pur di non stare dietro a questa tesi del cavolo, che sembra avere sempre qualcosa che non va: e correggi, e stampa, e rileggi, e ristampa e aggiusta...
E basta.
Siate comprensivi, soccorretemi.
Malati di Burraco
Ebbene si: è esplosa una nuova epidemia.
Si chiama "ciFacciamoUnaPartitinaAburraco..soloUNA?"... ed è esplosa in quel di Pineto, tra una passeggiatina e l'altra sul dolce litorale adriatico.
Comprensibile: estate, relax, caldo, mare, solecuoreamore.
Peccato che l'epidemia si sia diffusa ad una velocità e con una intensità non prevedibile.
Ed ora, noi cittadini del mondo sparsi tra le Alpi e le Ande, ci ritroviamo a burracare online.
E che ci possiamo fare se siamo figli della tecnologia??
Certo, le carte le vediamo, ma non le sentiamo più tra le mani... il rumore di uno scarto lo intuiamo, ma quel suono gracchiante che proviene dal PC a volte ci infastidisce anche un pò...
eppure ci siamo.
Oggi un grazie al virtuale.
Si chiama "ciFacciamoUnaPartitinaAburraco..soloUNA?"... ed è esplosa in quel di Pineto, tra una passeggiatina e l'altra sul dolce litorale adriatico.
Comprensibile: estate, relax, caldo, mare, solecuoreamore.
Peccato che l'epidemia si sia diffusa ad una velocità e con una intensità non prevedibile.
Ed ora, noi cittadini del mondo sparsi tra le Alpi e le Ande, ci ritroviamo a burracare online.
E che ci possiamo fare se siamo figli della tecnologia??
Certo, le carte le vediamo, ma non le sentiamo più tra le mani... il rumore di uno scarto lo intuiamo, ma quel suono gracchiante che proviene dal PC a volte ci infastidisce anche un pò...
eppure ci siamo.
Oggi un grazie al virtuale.
06 settembre 2006
Fausticchia sempre più online :)
La scrittura è sempre e solo stata mia.
Adesso sento che è giunta il momento di condividerla...
Benvenuti amiciCiiiiiiiiiiiiii :D
Adesso sento che è giunta il momento di condividerla...
Benvenuti amiciCiiiiiiiiiiiiii :D