equilibrium

17 dicembre 2011

Gente inFESTAta

Anche se il mondo pare essersi dimenticato della mia presenza, io o amicici continuo imperterrita a scrivere i miei profondissimi post, in attesa che rinsaviate.
Il profondissimo post odierno è: come raggiungere la felicità durante il periodo natalizio.
E la risposta è: ignorando che sia arrivato il periodo natalizio.
E non parlo tanto per parlare, tutto le teorie qui citate vengono ovviamente prima testate dalla sottoscritta.
Quindi per quest'anno: niente albero, nè lucine brillanti, nè angioletti che scendono dal soffitto, e soprattutto NIENTE REGALI. Questa è la cosa più bella.
Non perchè sia tirchia, i regali ve li farò di sicuro, ma non ora. A marzo, forse.
Sicuramente non adesso che le strade brulicano di gente infestata (e non nel senso che è in FESTA, ma che è totalmente impazzita, in preda ad un virus non definibile) e i negozi sembrano autoimplodere.
La mia tecnica dell'ignorare il Natale consiste non solo nel non addobbare, non comprare, non brindare, ma anche nel farlo in maniera consona. Ovvero: vestendo infradito e t-shirt, fiodandomi in piscina ogni qual volta ce n'è la possibilità, comprando un paio nuovo di occhiali da sole.
E se tutto ciò non fosse sufficiente... sulla mia scrivania giace un biglietto aereo.
Scintillante. E con su scritto "JAMAICA"!

11 dicembre 2011

Domenica è...

... alzarsi svegliati da rumori molesti e non bene identificabili del vicino. Poichè il figlio dodicenne ha da poco deciso di prendere lezioni di trombone, credo si trattasse del suono distorto di tale strumento musicale.
Se mai avrò un figlio, spero che scelga di suonare il triangolo.
... preparare la borsa per la piscina cantando a squarciagola "Bella senz'anima", zompettando da una parte all'altra del mio mini-appartamento (con un piede solo, l'altro è fuoriuso), ovviamente col mio microfono invisibile tra le mani, per uscire di casa tutta carica e pronta alle mie 567 mila vasche stile libero. Per poi arrivare all'entrata della piscina ed accorgermi che, tra un acuto e l'altro, ho dimenticato di infilare dentro il borsone il costume. Ovvio. Essenziale.
... rientrare a casa, correre correre correre (sempre su un piede solo), afferrare il costume e tornare ad attendere il tram alla fermata. Per ingannare il tempo, cosa è meglio di leggersi il quotidiano online? Ovviamente di spalle alla strada, ovviamente con un certo grado di concentrazione, ovviamente non notando che il tram sta passando ed io... l'ho perso. Ho perso il tram di fronte alla fermata del tram, aspettando li, ferma immobile, da circa dieci minuti.
Buona domenica!

08 dicembre 2011

Lo sapevate che....


Ho scoperto che non mi sono disorta ( o meglio che una sconosciuta pelosa, brufolosa, piena di cellulite e da ieri anche costipata, non mi ha causato una distorsione violenta e bruta, senza motivo alcuno che mi costringe a casa in un giorno di festa) il dito MIGNOLO del piede.
Dopo 29 anni (non osate appiopparmene 30, mancano ancora 2 mesi abbondantissimi) ho scoperto che tale dito è nominato MINOLO.
Minolo, pondolo, trillice, illice...?
Ma che sono, i 7 nani del 2011?????
In ogni caso lo scopo del mio post quotidiano è il seguente: a che diavolo servono le dita del piede???
Illuminatemi.



07 dicembre 2011

FAUSTICCHIA IS BACK!

Amicici vicini e lontani,
forse è giunto il momento di tornare a riempirvi di sciocchezzuole e bazzecole.
E poichè per recuperare il tempo perduto occorrerebbero parole, parole, parole, allora faccio un bel salto in avanti e riparto da qui, da ora.
Da me col dito del piede distorto (ovviamente il mignolo, e ovviamente nello stesso piede già martoriato dalle mie carinissime 4 operazioni, di cui vado estremamente fiera).
Allora Fausticchia piede ferito, o gamba di legno o robocop o ancora "in gamba", si ritrova nuovamente bloccata a casa a pensare quale tipologia di stipsi augurare a colei che ha brutalmente deturpato il suo piedino da Cenerentola.
Si, perchè la stipsi è molto peggio della diarrea.
La diarrea va e viene, la stipsi persiste. Ah Ah, tzè tzè.
beh a te, che forse l'acqua non l'avevi mai vista prima, vorrei spiegare che quella dove sei entrata si chiama PISCINA, fatta di VASCHE, dove si tiene la DESTRA, dove si cioè che si fa è definito "NUOTARE" e non "TIRARE CALCI".
Che tu abbia confuso la vasca da 50 metri con una pedana di karate?
In ogni caso ti dico grazie, per avermi aiutata ad entrare nel Guinness dei primati.
Grazie, grazie, di cuore.




07 febbraio 2008

cercate casa?

Al momento due sono le mie ossessioni:

1. I cereali Special K Sustain che non si trovano in nessun posto eccetto Londra (ho tentato anche di aquistarli online, ma nada)
2. un appartamento

Analizzerei in breve il punto 2, anche se non sono poi cosi convinta che il punto uno sia gerarchicamente meno importante (ma la maggioranza cosi crede).

Trovare casa a Zurigo è I M PO S S I B I L E.
Non difficile, arduo, estremo, ma I M P O S S I B I L E.

Essendo ill problema basilare l’alta domanda, bisogna agire su due fronti: occorre non solo cercare l’appartamento dei miei sogni, ma cercare di abbattere tutti i miei possibili presenti e future nemici. In ogni modo.

La procedura è la seguente:

- Visitare piu’ siti possibili e cercare di bloccare l’accesso a tutti i potenziali visitatori online(un mio amico hacker mi sta dando una mano)
- Presentarsi all’appuntamento per la visita della casa almeno quindici minuti prima (perchè c’è un appuntamento unico a cui tutti gli interessati devono accedere non sforando i tempi)
- Che l’appartamento ti aggradi o meno, poco conta: devi essere VELOCE, VELOCISSIMO nell’inviare all’agenzia di riferimento tutti i documenti richiesti (e ne sono parecchi) e nel compilare IL FORMULARIO di riferimento (che varia da caso a caso; oggi la domanda bonus era :” Come vuoi il campanello dell aporta e cosa vuoi che ci sia scritto?”)
- Una volta inviata la domanda, chiamare chiamare chiamare fino all’ossessione tutte le agenzie. Tentare di tenere il loro telefono occupato in modo da renderle inaccessibili ai miei nemici (i miei colleghi sono ben addestrati a tal fine)

Tutta la comunicazione, senza bisogno di ricordarvelo, è in Tedesco. Ainz Zwai.

17 gennaio 2008

Kontusio Capitis

“La smetti di torturarmi? No dico, già devo fare da contenitore a quel poco di materia grigia che hai (che grama e frustrante vita), se poi continui a sballottarmi a destra e a manca, con cadenza trimestrale, io vado in sciopero permanente”.

Questa è la mia copertura cranica che si lamenta.

Già perchè non mi è bastato sperimentare le gioie del trauma cranico con commozione cerebrale di livello 2 (ci si sente sballati, ma non lo suggerisco come modo economico per risparmiare sulle sostanze stupefacenti), io di craniata ne ho voluto dare un’altra, stavolta non frontale ma in punta in punta (sapete com’è, a me piace cambiare e sperimentare nuove avventure).

Forse entro nel Guinness: 2 traumi cranici in 3 mesi.
E che bella figura in ospedale! E che bella figura in ufficio!

Ora ho un elmetto da carpentiere sulla scrivania e una amica in piu’, chiamata Kontusio Capitis (traduzione: Schioppo alla coccia).

31 dicembre 2007

Io e Ottavia in cucina

In cucina con Ottavia, tutto funziona grazie ad una accurata divisione di ruoli: io sono la sguattera e lei lo chef supremo.
E vige la regola del "Se entro 5 secondi non mi passi il coltello a tre punte nel secondo cassetto in basso a destra della credenza perpendicolare al tavolo ti lincio".
Ci terrei a sottolineare che:
- sono in un ambiente a me poco familiare e come tutti gli esseri adattivi ho bisogno di qualche tempo prima di ambientarmi e riuscire a trovare con la rapidità di un giaguaro il coltello a tre punte situato nel secondo cassetto in basso a destra della credenza perpendicolare al tavolo
- i miei timpani hanno una durata limitata e grazie alle urla dello chef sono sulla buona strada per accorciarla in breve tempo
- ho due braccia, con attaccate due mani. Non 6 o 7, non ancora. A ciò consegue che non riesco al contempo a girare la frittata, dare una mescolatina alle cipolle, lavare il contenitore per le uova che "devo metterci la ricotta", e accendere il forno. Ma a breve mi doteranno di due protesi.

Ora vado, sono fuggita in bagno un attimino ma ho le olive all'ascolana da friggere e lo chef a imprecare.


21 dicembre 2007

Rubare è sbagliato

Uno lavora duro, si fa un sedere tanto per mandare la gente in posti remoti come l’Angola (è in Africa, Amicici), corre a destra e a manca per far firmare lettere di lavoro e moduli, parla in tre lingue diverse (male ovviamente) con otto ambasciate al contempo (che al contempo ti mandano a fanculo) e poi….
Riceve un regalo di Natale. Uno squisito pensiero da un impiegato portoghese, con una delizia di lettera di ringraziamento.
Allora dici “ Cavolo, ne è valsa la pensa” ed ogni tuo sforzo è ricompensato… e non ci pensi piu’ agli smadonnamenti telefonici, ai voli ritardati e alle ore passate implorando l’immigrazione di fartelo entrare anche se il Visto non è perfetto…

Sei soddisfatto, sei appagato.
E trallalero trallalà, tutto festante vai dalle segretarie, riclamando il tuo meritatissimo e sudato regalo, che nel mio caso è doppio: due fantastiche bottiglie di vino portoghese.

E il sorriso ti muore in bocca quando la segretaria (tra l’altro stronza e anche un po’ sadica) ti guarda scuotendo la testolina e dice “ No, no, la Corporate Policy non permette di ricevere regali, no no. Faremo una lotteria e distribuiremo tutti I regali ricevuti”.

Una lotteria??? Una lotteria??? Ma vai a cagare, ma quale lotteria, io voglio le mie bottiglie di prelibato vino portoghese.
E poi li ho visti gli altri “regali ricevuti”, trattasi di un pacchetto di patatine svizzere striminzito e un paio di tristissime agende 2008.
Io voglio il mio vino portoghese.

Scatta il piano B, denominato “Il mio amico Diabolik”.

Vi tengo aggiornati, passo e chiudo.

18 dicembre 2007

I miei coinquilini

I miei coinquilini sono due: Joseph e Luzia.

Joseph:
- è British, dunque si lava poco e pulisce ancora meno
- non usa il tavolo per mangiare; non ha tavoli/ scrivanie o simili in camera, ne deduciamo che è Anti- TAVOLO
- ogni tanto scorda cibi cotti in frigo. Ieri ad esempio ho trovato il regalino di bentornata: un pesce resuscitato circondato da chicci ri riso che danzavano ubriachi librandosi nell’aria
- usa dormire senza piumino, ma ha un lenzuolo marrone ed anche un copriletto. Pero’ non ha il letto

Luzia:
- è svizzero tedesca, ma ritardataria piu’ di Briss e i Vaccarini messi insieme
- mi ha preparato la pizza con l’ananas e ancora insiste a ordinarla convinta che sia una traizione italiana
- crede che per valutare la cottura dello spaghetto bisogna tirarlo contro il muro e vedere quanto bene si appiccica al muro (vi ricordate la mano viscida che usciva dale patatine? ecco cosi)
- ogni tanto la trovo appoggiata al muro. Piu’ che appoggiata diciamo che il muro è cio’ che permette di tenerla in piedi (ha grossi problemi con lo smaltimento sbronze)

Se volete conoscerli vi invito a cena.
NO spaghetto, NO pizza, NO pesce marcio, promesso.

17 dicembre 2007

Fà lu frodd


AmiCici,

Poichè sono stata assente dalle scene in quanto mentalmente e fisicamente presa dalla mia battaglia “Salva il mondo dall’energia alternativa”, ho perso completamente il filo di cosa succede in quel delirio della mia patria.

Maria De Filippi è ancora viva? E Berlusconi continua a ricevere treppiedi in testa?
E il campionato…. ? (Il Milan vince, su questo son sicura).

E soprattutto fa lu frodd???

Meno otto in quel di Zurigo, ma ho attuato la tecnica del “percorso a tappe” per rientrare a casa, ovvero:

- tre metri, correre correre correre
- rifugiarsi nella paninoteca italiana e salutare in lingua madre (pagare se necessario, si sa che ni italiani non facciamo niente per niente)
- tre metri, correre correre correre
- breve tappa in posta (se è ancora aperta, chiusura ore 16. Qui onon occorre pagare, basta far finta di dover prendere qualche modulo di pagamento. Ma fischiettando)
- Quattro metri, correre correre correre
- Visita alla coop (se è ancora aperta. Chiusura ore 18. Anche qui non occorre pagare, basta fingere che la lametta anti ricrescita doppia lama rotante POUR ELLE per la quale siamo appositamente venuti in Coop è esaurita)
- Attraversare incrocio corri corri corri
- Attendere tram, camminare avanti, cammminare indietro, avanti, indietro, avan… ARRIVATO
- Appiccicarsi a qualcuno per scaldarsi nel mentre del percorso
- Prima che il freddo blocchi il cervello, capire quanto manca alla fermata, cercando di suonare a quella giusta (se si riesce a tirare fuori la mano violacea dal cappotto)
- Scendere
- Accorgersi che “DOH, ho sbagliato fermata”
- Chiamare un taxi imprecando qua e là

Prossima puntata: l’abbigliamento “evita pinguini”.

16 dicembre 2007

Back for good

Ebbene si, sono ancora viva.

Né il freddo glaciale (meno 8), né lo svizzero tedesco (sono a quota 11 parole apprese), nè l'impennata del prezzo del petrolio (w w w w sempre W IL PETROLIO) hanno avuto la meglio.

Piccolo riassunto di me stessa:

- negli ultimi tre mesi ho rotto solo: un headset in ufficio; una bottiglia di olio di mio zio e uno di aceto balsamico della coop (entrambi sul fantastico pavimento che è diventato una pista di pattinaggio a pagamento); la tazza di Ottavia, un portainsalata, 2 piatti; la mia testa (commozione cerebrale di secondo livello)

- il mio ragazzo è sempre lo stesso, le preghiere di mia madre affinchè mi sposi pure

- lavoro come una dannata per una compagnia che DOMINERA' A BREVE IL MONDO. Ma non sono assetata di potere, solo non toccatemi il petrolio

E sono tornata appunto per discutere di quest'ultima, fondamentale questione.

Non potevo tacere di fronte a cotanta sciagura che si è improvvisamente abbatuta su di noi tutti.
Sciagura che ha un nome preciso: FUTURE SUMMIT.
Girano voci che si stia tenendo in questi giorni una sorta di conferenza importante, si parla di ambiente, eco solutions, l'unione fa la forza.

Ebbene o Amicici, devo ammetterlo: siamo alle soglie di una tragedia colossale.
Eventi tremendi si preparano, minacciando il benessere della popolazione intera, con conseguenze catastrofiche ognidove.
Ma non perdiamoci d'animo, sembra che la soluzione ci sia.
Dunque vi chiedo, o Amicici, di stringervi in cerchio e tutto insieme gridare " Viva il petrolio, le raffinerie e le piattaforme. VIVA VIVA VIVA. " Ritmicamente se possibile.

E ricordatevi: proteggetevi sempre da queste pericolossissime forme di energia alternativa, nemiche dell'umanità e assetate dominatrici, che tenteranno di insidiarsi sempre più e senza pietà nelle vostre vite ora guidate dal petrolio, e percio' così confortevoli e comode.

Giammai ci lasceremo dominare da PANNELLI SOLARI E MULINI A VENTO.

08 luglio 2007

urgente: Zurich Fest OPUSCOLO INFORMATIVO

Maledetto il momento in cui ho fatto quella domanda, ingenua, innocua, spontanea...
"Ciaoooo! Che fai questo weekend? Hai già programmato qualcosa?"
" Starai scherzando, spero... non sai che c'è lo ZURICH FEST?"
"No, cos'è lo zurich Fest?"
.....
Il tipo mi ha girato le spalle ed è andato via tra lo schizzito e l'incredulo.
Un amico in meno.
O amicici, lo Zurich Fest è un evento importantissimo,
Un lieto evento che ha rovinato irrimediabilmente la mia vita.
E' una festa che blocca tutta la città e che si svolge ogni tre anni. Guai a non conoscere lo Zurich Fest, vi prego informatevi immediatamente se n siete all'oscuro... perchè qui vi linciano se non conoscete lo Zurch fest.
Questo starordinario evento che coinvolge popoli e popoli in realtà non è che un'abbuffata collettiva di salsiccie, una pesante ubriacatura generale (sottolineo il pesante) ed un blaterare confuso di questo strano linguaggio che chiamano svizzero- tedesco.
Non solo mi sono persa tra la folla, beccata un calcio, subito le conseguenze fisico- diarroiche di un intruglio micidiale, ma nell'ordine ho perso:
- un fidanzato (non mi hai detto che c'è lo Zurich fest??? ma brava, brava, brava)
- una madre e un padre (certo che potevi avvisarci. Adesso dobbiamo aspettare tre anni)
- la parte restante del mio cervello.


Vi prego informatevi sullo Zurich Fest.

28 giugno 2007

la mia lampada nuova

Ho rotto una lampada.
Cioè non l'ho proprio rotta io, solo che non si accende più. Così, all'improvviso, non si accende più.
Ora ho pensato dunque di utilizzarla in altri modi.
Considerando che è una lampada da camera/ salotto lunga lunga, alta alta, zitta zitta, e con una diramazione centrale potrei ad esempio:
- usarla a mo' di stendino verticale;
- sfruttare la zona centrale come appendiabito momentaneo. In fondo fa sempre comodo un posto dove mettere al volo la maglietta sudaticcia (o le t-shirt dell'aizzator)
- usarla come attrezzo ginnico (qui devo ragionarci ancora un pò su)
- farla diventare il mio amico immaginario.

Questa ultima opzione mi sembra la piu' interessante, vero Tobia (é una lampada maschio)???

24 giugno 2007

Summer summary

AmiCici, questo è quanto:

- odio sempre la moquette e non solo a Zurigo, non solo in camera mia, ma generalmente parlando;
- ho scoperto le gioie dei formaggi svizzeri (più puzzano più sono buoni)

- ho la conferma che gli inglesi non eccellono per pulizia (ma evito di entrare nel dettaglio)

- ho imparato a dire "io non parlo tedesco", ma l'ho imparato in svizzero tedesco e non in tedesco;
- ho capito che l'importante non è parlare la lingua del paese in cui vivi, ma far credere che la parli (e se proprio se ne accorgono uso la tattica del "non so parlare tedesco, ma guarda che capisco tutto")

- ho scoperto il segreto della corretta pronuncia TH in inglese: la tattica si chiama "wet finger" ovvero "la lingua deve bagnare il dito indice posizionato di fronte alla tua bocca mentre pronunci frasi del tipo: 33 thieves thought they thought a thought". Provate a farlo di fronte al vostro insegnante australiano... poveraccio, ancora tenta di asciugare i miei sputazzi dal suo ridente visino (non più tanto ridente)

- ho bisogno del mio barbiere Carlo
- no, non sonno diventata madre.


17 maggio 2007

Post canterino- pesciolino

Questo è un post canterino ritardatario... perchè prima di essere concepito ci è voluta pazienza, tanta pazienza. E calma, e sangue freddo, e tolleranza... proprio come quella che ci vuole per essere quotidianamente alle prese con Ottavia.
Che avrà pure un anno in più, ma rimane sempre la più insana, squilibrata, eccentrica Amica mia, quella che attualmente mi ossessiona con i pesci e gli acquari.
Ora, a mio parere, i pesciolini domestici sono tra gli animali più facili da addomesticare e necessitano di un impegno minimo nelle cure e nel mantenimento quotidiano. Invece no.
Maledetto fu quel momento in cui dissi "Ma insomma, è un pesce, non un cavallo. Che cavolo devi fargli a un pesce?!"
E catastrofe fu.
"Perchè tu non puoi capire, io ho una responsabilità. No, tu non puoi capire".
Disse la insana, squilibrata donna voltando la testa e respingendo una lacrima...
"Io quel pesce lo soffoco" penso l'altra, altrettanto insana e squilibrata donna.
Auguri Baby puffo.

05 maggio 2007

è partyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy

Qui ogni cosa si fa sul serio.
Ogni cosa, anche quelle che di serio hanno ben poco.
Da quando sono ufficialmente "stata scelta" dai miei coinquilini per diventare la futura abitante di questo strano appartamento tutti si sono mossi affinchè mi venisse ufficialmente riconosciuto tale ruolo. Ed ecco che:
- sul campanello spunta il mio nome (con tanto di scelta tra le varie combinazioni di colori a disposizione);
- la cassetta della posta (detta anche bucalettere) ha già il mio nome e indirizzo;
- mi hanno praticamente arredato la stanza (pezzi d'antiquariato ma efficienti);
- mi hanno preparato la pizza come prima cena (perchè sono italiana. Vaglielo a spiegare che l'ananas non si mette sulla pizza, che è disgustoso, abominevole, raccapricciante)
- stasera c'è il mio party di benvenuto (perchè sono italiana e gli italiani festeggiano sempre).
Ora mi vorrei soffermare su quest'ultimo punto.
Qui non esistono le cose fatte così, un pò alla buona come da noi. Qui è una settimana che si va in giro, blocnotes alla mano, scartando e aggiungendo opzioni per rendere la festa il più amabile possibile. Ho visto schemi riassuntivi ed equazioni sui quei blocnotes.
Ed ho visto Joseph, stamattina appena alzato, tutto intento a programmare la sveglietta sulla opzione "CountDown".
Ora la situazione è la seguente: sono le 17.44, mancano esattamente 1 ora e 16 minuti all'ora x.
E per quell'ora dovrà esser tutto perfetto, affinchè nessun ospite (il cui numero varia da 1 a + infinito) possa coglierci impreparati.
La vasca del bagno è diventata un raccoglitore di ghiaccio e bottiglie di ogni tipo, le varietà di patatine e schifezze sparse per casa è incatalogabile, i litri di caffè che ho preparato (perchè sono italiana) sono incontabili.
E... oh mio Dio... cosa è quella cosa che sta entrando ora dalla porta??? no, non ci credo... un guardaroba... un guardaroba VEROOOOOOOOOOOOOOOOO. Fra poco spunterà anche la guardarobista, con tanto di numerini. Una giacca, un numerino, chi lo perde è fottuto.

29 aprile 2007

AAA menti insane cercasi

Cercasi AmiCici.
Al momento ciò che mi risulta è quanto segue:
- Aizzatore : fisicamente a Londra. Starà preparando qualche shaker proteico.
- Ottavia: fisicamente a Lisbona, mentalmente non rintracciabile. Ha completamente perso il lume della ragione, ma non avendolo mai avuto la cosa non desta preoccupazione alcuna.
- Luca: dato non pervenuto. E' ufficialmente disperso. Ho contattato il "Chi l'ha visto- svizzero", ed ora temo seriamente per la sua incolumità. Qui non è mica come da noi, se ti trovano ti puniscono.
- Livia: fisicamente in Italia, in posti imprecisati. Da fonti ufficiose, e non si sa per quale motivo, ha iniziato a fare la imballatrice di pizze.
Ma anche questo ha una spiegazione: nel periodo di tesi è normale che si verifichi il cosidetto "effetto scappatoia". C'è chi implora il proprio coinquilino di sporcargli il bagno cosicchè possa pulirlo, chi si autoconvince di dover fare telefonate fondamentali per la sua sopravvivenza, chi gira nudo per casa cantando a squarciagola con la chitarra in mano (ogni riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale). Poveri noi.
- Chupito: a Milano. Forse.
- Lenuzza: a Roma. Forse. I fratelli Iezzi sono sempre un mistero.
- Letizia: dispersa. Chi l'ha Visto ha anche il suo identikit.
- Sara: dispersa. Presumo si stia giustamente dando all'alcool dopo la sudata laurea.
- Vale: altro dato non pervenuto. Con una probabilità del 70% è data a Roma, con la probabilità del 15% a Valencia, il restante 5% è "non so/ non risponde".
- Takino: fisicamente tra L'Aquila e svariate mete turistiche europee. Mentalmente anche lui difficilmente rintracciabile.
- Ndruccio: dati contraddittori e difficilmente interpretabili. Chi lo dà a Lisbona, chi tra Genova e Milano, chi in quel ridente paesino abruzzese, chi in cliniche psichiatriche.
ATTENZIONE: Tutti coloro che non ho menzionato sono pregati di darmi conferma del loro stato attuale (basta un "sono vivo").
Tutti coloro che ho menzionato sono pregati di smentire o confermare le notizie sopra riportate.
Grazie per la gentile collaborazione.

28 aprile 2007

breve appunto sulla vita zurighese

La mia vita a Zurigo va a gonfie vele.
Riassunto della mia vita a Zurigo:
- situazione domestica: sono definitivamente nel nuovo appartamento. Scusatemi, la parola nuovo non è propriamente adatta.
Mi correggo: sono nell'appartamento con Moquette. La mia camera è dotata di: una scrivania risalente agli anni 80, appartenente alla nonna di Luzia (coinquilina n°1, svizzero tedesca DOC); un letto composto da una rete di dubbia provenienza (trovata nella cantina) e il materasso di Joseph (coinquilino n°2, inglesino a modino ed eccentrico un tantino), che al momento dorme a terra per sua propria scelta (vuole una "empty room"), armadio IKEA di quelli pericolanti appartenente all'ex coinquilino Dan.
Mi soffermerei un attimino su questo armadio: modello semi trasparente, gestione assolutamente inefficiente dello spazio e pendenza verso il lato destro. Quest'ultima caratteristica rimane un mistero, in quanto: non si tratta del pavimento (ops, moquette), non si tratta di uno squilibrio nella mole di vestiti ficcati dentro a forza, non si tratta di un problema di struttura armadio.
Sarà che mi tocca così: un armadio pendente.
- situazione ambientale: continuo ad essere una cittadina mezza luganese mezza zurighese. Ma che parla un inglese italianizzato e fa finta, sul tram, di padroneggiare lo svizzero- tedesco.
Questo comportamento ha una spiegazione: potrebbe accadere di tutto se si accorgessero che non comprendo una parola... e io ho adottato la tecnica del "sorridi come una idiota".
Ovviamente così facendo vado incontro a dei rischi, come il non ottenere informazioni fondamentali perla mia sopravvivenza.
L'altro giorno, ad esempio, l'autista ha annunciato un cambio di direzione del tram ed io mi sono ritrovata dall'altra parte della città. E solo allora ho capito perchè nel tram zurighese, generalmente affollato, ci ero rimasta solo io.

22 aprile 2007

Odio la moquette

Questo post è molto semplice, chiaro e lineare.
E' finalizzato ad esprimere un unico concetto: il sentimento di astio e disgusto e disprezzo e brivido corporale che sento nei confronti della moquette.
La odio, mi fa schifo e la avrò nella camera in cui andrò a breve a vivere -il "quando" è un mistero- ben sapendo che non riuscirò a farmela diventare amica. Non riuscirò a tollerare la sua presenza. Quindi ora occorre una soluzione, prima che la strappi via dal pavimento a morsi o che spacchi il tutto con quel martello tanto carino buttato lì nell'angolo, accanto ad un cucchiaio dalla dubbia provenienza e dal dubbio uso.
Anche se un pò mi mancava questo Bologna lifestyle (tradotto: il caos regna sovrano, amiamo la natura, peace&love, feste, barbecue e vino. La birra non conta) lo stato dei fatti non cambia: la moquette mi fa ribrezzo. Vorrei sapere chi è stato il geniale inventore di un tale ricettacolo di sporco e polveri di ogni tipo.
No perchè, o brillante personalità, io devo stringerti la mano: hai avuto e hai tuttora milioni di seguaci e devoti al tuo fianco, milioni di ebeti che continuano imperterriti ad arredare la casa con la scoperta del secolo, e milioni di deficienti che prendono in affitto una camera con moquette, pur sapendo bene di odiarla.
Attendo almeno un invito al prossimo rave organizzato dagli amici Acari.

21 aprile 2007

Terapia anti- Stress

Disperati perchè vi hanno appena sfrattato?
Intimoriti dall'accozzaglia di cioccoli e cumuli di vestiti da impacchettare e trasportare verso meta non ben definita?
Privi di un qualsiasi mezzo di locomozione?
Intimoriti dal non avevre più nè un letto, nè un qualsiasi tipo di contenitore per vestiti e/0 simili?
Se avete anche voi solo due mani e due valigie e vi state preparando psicologicamente ad un ennesimo cambio di città- stato- camera- appartamento- tenda da campeggio- sacco a pelo...
Non disperatevi!
Da Fausta&Ass. AG trovate tutto il supporto psicologico necessario per affrontare lo stress da trasloco.
Un team di esperti vi aiuterà nelle fasi più delicate del processo, sfruttando le più avanzate tecniche italo- olandesi basate su un approccio naturale (metodo avanzato riconosciuto dalla comunità scientifica contemporanea).
Affronta anche tu con serenità un cambiamento fisico- emotivo da non sottovalutare, unisciti a noi e la vita tornerà a sorriderti!!!
NB: fausta& Ass. AG non si assume responsabilità alcuna per danni fisico/ morali a ex coinquilini, padroni di casa, amministratori & co.
NB1: Pagamento anticipato (causa affitto della mia nuova stanza, grazie).

20 aprile 2007

E laurea fu

Questo post è per una persona tanto speciale, che con impegno e fatica e sudore e esaurimenti galoppanti si è guadagnato il titolo di Ingengnerissimo SuperPiù.

Auguri Chupitoooooooo!
Zurigo festante e lieta ti onora con una delle sue più belle giornate di sole.
Et la France aussi.

16 aprile 2007

post SPECIALE canterino

Sono tornata sono tornata sono tornata!
Dopo un sacrosanto periodo di disintossicazione da blog, o AmiCici, eccomi di nuovo qui... e per un motivo più che valido.

Oggi è un giorno DAVVERO speciale.

Oggi è nata una persona DAVVERO speciale (grazie Silvino, grazie Anna, che in quella notte di 26 anni e 9 mesi fa vi siete davvero impegnati).

Auguri, Re dei Fornelli, dio della finanza e Unico mio AMORE :)

Cantiamoooo : tanti auguri a te ... etc etc tanti auguri etc ....a Fabriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
TANTI AUGURI A TE

PS: ne approfitto per fare gli auguri anche alla mia mammina, con un paio di giorni di ritardo.
Scusa mammina, ma a Zurigo il fuso è diverso, non ho avuto tempo, mi si è rotto il computer, Internet non funzionava, il telefono era scarico e blablabla. E una rondine non fa primavera.

28 marzo 2007

prima tappa: Zurich

Ciao AmiCici, parto per Zurigo.

Se non mi vedete riapparire, stavolta sarà colpa della indigestione di salCiCCe (non credo che a Zurigo ci siano grossi punti di ristoro a base di sushi).


Poesia finale:
Oh Ticino, ti porterò sempre nel mio cuoricino.

26 marzo 2007

signature vuol dire FIRMA

Una sola cosa era fondamentale in data 26 marzo 2007...
Fondamentale per la mia vita futura imminente e futura prossima.
Per la una brillante e prospera carriera nella metropoli zurighese, dove gli Sturbucks ti sorridono e wurstel di ogni tipo sono pronti ad assalirti appena giri l'angolo.

Nella capitale della ricchezza, nella città del futuro, dove con fatica, con una botta di culo e non so grazie a quale Santo sono riuscita ad approdare.

Una cosa dovevo fare, una cosa basilare per poter accedere al mondo delle meraviglie: firmare il contratto. Contratto che stamattina avevo tra le mani, lindo, pinto, e con su il MIO nome: Frau Fausta.

Ebbe AmiCici io SBAGLIAI.
Nella frenesia delle prove-firma la mia mente è andata in confusione totale e ha scambiato la data con la firma.

Eppure era scritto a caratteri CUBITALI:

DATE--->
SIGNATURE--->

Ed io sbagliai. Non oso immaginare la faccia di chi riceverà il documento.

Ovvero di chi mi ha assunta, che di fronte ad una siffatta azione non può che nutrire almeno un ragionevole dubbio sulla scelta effettuata e pensare seriamente all'ipotesi del "Licenziata in tronco con effetto immediato". Al che penso mi iscriverei orgogliosamente al guinness dei primati .

Maledicetemiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!
PS: Ne approfitto per fare gli auguri al mio papino- papozzo, sempre più fiero della sua figlioletta quasi narcotrafficante Svizzera tedesca con grossi problemi di abilità psico-grafiche.

25 marzo 2007

Lì c'è una porta? E da quando?

AmiCici, questo è un momento talmente frenetico e ingestibile che... ho dimenticato di avere le porte in casa.
Mi spiego: io ho una porta in camera, come tutti presumo. Unica eccezione da me sperimentata: a una camera che volevano a tutti i costi affittarmi a Bologna, senza porta nè finestra, cercando di convincermi che come porta potevo utilizzare un armadio spostandolo qua e là a seconda della necessità).
Assodato il fatto che ho una camera con una porta, devo sottolineare che io quella porta non la chiudo praticamente mai.

Oggi, non so quando nè come, l'ho chiusa, e poi ho dimenticato tale avvenimento.

Dunque in un orario successivo e non ben definito (maledetta ora legale, mi confonde sempre, tutto questo avanti e indietro), andando verso la mia camera con passo leggermente accellerato, ho preso la cosidetta tranvata. Ho sentito un leggero rinculo su me stessa, accompagnato da un soave "cric-Bom". Quella cosa che ha fatto "cric-Bomb" era il mio naso.
Per Zurigo sto seriamente valutando l'idea di trovarmi una camera con tendina scorrevole.

22 marzo 2007

Rompere porta bene

E ne ho le prove.

Ieri mattina mi è scivolato il portatile tra le mani; sottolineo il verbo scivolare. Presumo che qualcuno, durante la notte, lo abbia inumidito o impregnato di sostanze untuose... perchè non l'ho fatto cadere io, è stato lui a voler fuggire verso terra.

Non ho neanche imprecato, ormai la cospirazione è palese e affronto con rassegnazione, ma sempre a testa alta, il mio destino.
Tuttavia, stavolta ho avuto la meglio.
Le conseguenze della caduta rovinosa sono state fondamentalemnte 2:

1. Ho un computer fisso e ho appreso la tecnica del "trasforma anche tu il portatile in un fisso". Il caso ha voluto che tenessi nell'armadio un monitor di riserva, da utilizzare al momento del bisogno.
Attenzione! Il mio utilizzo era strategico: quello schermo era mio ostaggio, in caso avessi necessità di vendetta (in compagnia del monitor, infatti, riponevo dell'armadio la mia spranga chiodata. Sarebbe stato bello distruggere tutto e ascoltare ogni più piccolo crash di fronte agli occhi piangenti dell'Aizzatore).
Tuttavia mi sono vista costretta a cambiare funzione al suddetto schermo: ed è diventato il nuovo monitor del mio nuovo, bellissimo e assolutamente funzionante computer fisso, che desideravo da parecchio tempo.

2. Sono stata assunta da una azienda di Zurigo, dunque ho la conferma che rompere qualcosa porta fortuna. Appena il portatile è scivolato verso il pavimento, infatti, è squillato il mio cellulare per annunciarmi che qualcuno ha disgraziatamente deciso di prendermi a lavorarenella Svizzera Tedesca. E in quel posto ci sono tanti tanti monitor!

Seguire i saggi insegnamenti di mia madre, dunque, è risultata la mossa vincente: lei mi ha sempre fatto rompere i piatti vecchi a Capodanno, buttandoli quà e là dove capitava (ovviamente fuori casa, ci mancherebbe che mettesse a repentaglio la nostra vita. Quella dei vicini non è un nostro problema) .

Poi io dai piatti mi sono evoluta e sono passata agli oggetti elettronici. E non solo a Capodanno.

19 marzo 2007

L'è dura la vita del narcotrafficante

Oggi è una triste giornata per chi, come me, ha deciso che da grande si butterà a capofitto nel duro lavoro del narcotraffico.

Soprattutto se il lavoro ha sede principale nella ridente Svizzera.

Ahimè, o contrabbandiere italiano trapiantato all'estero, per te la vita è difficile, molto più difficile di un generico contrabbandiere locale.

E' per questo che, oggi più che mai, dobbiamo essere forti e continuare con fierezza a lottare in vista di un futuro migliore. Un futuro dove anche noi saremo lasciati liberi di svolgere il nostro sudato mestiere, un futuro in cui non assisteremo più a scempi di questo genere.

Ecco o AmiCiCi, cosa i miei occhi sono costretti a leggere sul quotidiano:


PROCESSO: Un conto molto salato per i narcotrafficanti
Titolo: Due narcotrafficanti ostinati e spregiudicati.
Sottotitolo: L'italiano, che ha avuto un ruolo più qualificato, è stato condannato a 12 anni. Il ticinese, che ha beneficiato di una lieve e scemata responsabilità, a 7 anni e mezzo.

L'atto d'accusa, relativamente al reato più grave- SPAVENTOSAMENTE grave- è stato integralmente confermato. Ebbene la Corte ha smontato, prove e validissimi indizi alla mano, le TRABALLANTI bugie che i due -inscenando un peraltro maldestro palleggiamento delle responsabilità- hanno cercato di propinare durante il procedimento per addolcire la loro posizione.

L'italiano aveva un ruolo molto più QUALIFICATO. Era lui che teneva i contatti con fornitori e destinatari. Era lui che, su precise indicazioni assunte telefonicamente, sapeva dove e da chi prendere la roba e dove e a chi consegnarla. Al ticinese è stata riconosciuta - come da PERIZIA- una lieve scemata responsabilità, per questo lo scOnto è stato consistente.

Colgo l'occasione per fare gli auguri al mio papà, orgoglioso e fiero delle meravigliose prospettive future, dei sontuosi progetti e dei sogni di gloria della sua dolce e cara figlioletta.

17 marzo 2007

i miei amici elettronici

C'è una cospirazione elettronica nei miei confronti.
Qualcuno sostiene che tutto ciò di tecnologicamente avanzato che passa tra le mie mani ha vita breve. Purtroppo questo qualcuno ne ha anche le prove visto che, apprentemente, ogni fatto empirico gioca a mio sfavore.
Tralasciando i computer e tutti i dispositivi informatici in mio possesso, sottoposti a torture e stress non dipendenti dalla mia volontà, ci tengo a precisare quanto segue:

- il telecomando del mio ex televisore piccolo e tanto amato regalatomi alla mia Prima Comunione; tempo di durata: quasi un anno.
E' stato fatto cadere. Non ricordo da chi, ma ricordo chiaramente che è stato fatto cadere e non aveva la super protezione gommosa Meliconi. Da allora, come mi ha insegnato il buon vecchio Roby, utilizzo un valido sostituto: la manica della scopa;

- il fornetto elettrico; tempo di durata: 9 mesi.
In realtà funziona benissimo, occorre solo non allontanarsi durante la cottura, visto che il timer dura un trenta secondi circa e bisogna girare di continuo la manovella per farlo ripartire. Quindi per cuocere un pollo occorre solo un pochino di pazienza;

- l'aspirapolvere: è ancora funzionante!
E' vero, ho rotto un attimino il tubo ma è una situazione provvisoria. Basta tapparlo inizialmente con una mano e fare in modo di non venirne risucchiati. Occorre solo attuare una precisa sequenza di movimenti, nell'ordine giusto e con disinvoltura;

- il phon 1; tempo di durata: 5 mesi e mezzo.
Io stavolta non c'entro niente. E' bastato che lo toccasse una sola volta Letizia per farlo morire. Evidentemente il mio piccolo phon bianco carino e trasportabile, che funzionava benissimo, non sopportava altre mani e altri chiome che quelle della sua padroncina. Addio, o carissimo.

- il phon 2; tempo di durata: nulla.
A causa della disgrazia accaduta al mio piccolo phon bianco mi sono vista costretta a sostituirlo. Purtroppo, avendo poco tempo, ho affidato tale arduo compito a mia madre che, dopo una difficoltosa ricerca, è spuntata con un phon tanto carino, ma ahimè con la presa tedesca. E quel phon giace lì, frustrato e inebetito;

- il phon 3; tempo di durata: minima.
Armata di pazienza e coraggio, sulla scia dell'entusiasmo causato da una promozione phon, eccomi con il mio mega ultra diffusore da 29 euro.
Il phon è deceduto non appena inserita la spina nella corrente. E io che posso farci?

- il phon 4; tempo di durata: un mese e 5 giorni.
Non demordo, vado a cambiare il phon. Ora funziona e ne ho la prova, visto che la gentilissima commessa lo ha provato di fronte ai miei occhioni stralunati (in realtà ne ha provati 3 prima di trovarne uno funzionante. Ecco il perchè della promozione). Ebbene oggi il phon, dopo aver fatto un rumore quale "fuuuu" e aver diffuso nell'aria un odorino sospetto di bruciato, ha deciso di suicidarsi anch'esso. E io ho deciso che d'ora in poi, a costo di sorbirmi atroci dolori cervicali, mi tengo i capelli bagnati.

- la macchina fotografica; tempo di durata: quasi 8 mesi.
Fatta cadere violentemente durante una festa bolognese. Non da me, ve lo giuro, non da me ... e stavolta ho i testimoni. E non è un caso se il l'oggetto della sua ultima foto era Ottavia. Ad essa è seguita il suicidio.

- il lettore MP3; durata: 2 mesi e 20 giorni.
Innanzitutto ho battuto il record. Quel qualcuno che poco si fida della mia capacità nel conservare oggetti elettronici aveva ipotizzato un tre mesi di durata. Ebbene egli si è sbagliato clamorosamente. Sono passati solo 2 mesi e 20 giorni... e il lettore MP3 non si accende più.
Ora io che colpa ne ho? Che colpa ne ho se, d'improvviso, da un giorno all'altro, il lettore decide di smettere di funzionare? Sarà dovuto al cambiamento climatico, visto che dopo il viaggio a Londra ha deciso di porre fine alla sua breve esistenza.

Tutto questo mi porta ad una sola, evidente e logica, conclusione: mi hanno schedata. E continuano a vendermi roba difettata, o a me o a chi la compra per me.
Sono stata palesemente presa di mira.

15 marzo 2007

Post Libero Cum Laude

Carissimi Egregi e Rispettabili lettori del Blog,
oggi è il 15 del mese, dunque le vostri menti illustri potranno esprimersi a loro libero piacimento.

Io ho assunto un tono distinto e formale in quanto il mio post libero è di un certo livello, per la precisiOne un livello da 110 e lode.

Io e il mio nuovo compagno virus Tony, che proprio non ne ha voluto sapere di allontanarsi (ma devo dire che la sua presenza è stata tollerabile e di poco disturbo), ci siamo imbarcati verso la capitale, e ridendo e scherzando siamo tornati a casetta sbandierando orgogliosamente una laurea CUM laude tutta italiana: Valentina DottoreSSissima.

Che amiche super intelligenti che ho.

Post LiBBBBero, AmiCiciiiiiiiiiii

12 marzo 2007

ho un nuovo amico: il Virus Tony

Si faccia avanti.
Forza e coraggio, si faccia avanti colui che continua a lanciarmi maledizioni di ogni sorta, assiduamente, costantemente e con estrema cattiveria.
E lancia un sortilegio oggi, e fai una bambolina woodooo domani, e prepara pozioni malauguranti dopodomani, finisce che qualcuno di questi sordidi barbatrucchi raggiunga l'effetto desiderato.

Infatti mi è venuta la febbre. Un tremendo virus, chiamato Tony, ha deciso di far visita al mio corpicino e siccome ha trovato il luogo comodo, caldo e accogliente, ha deciso di rimanerci in vacanza per un pò.
Con tanto di allegra compagnia: Carletto, Philip e Mario, meglio conosciuti come effetti collaterali di tipo intestinale dei quali gradirei non rendervi partecipi.

Il punto è che il maladrino che mi lancia maledizioni non è solo invidioso e bastardo, ma anche perfido e furbetto. Mi ha fatto ammalare proprio nel momento successivo all'acquisto del biglietto aereo per Roma. Partenza prevista: DOMANI.
E, non pago, ha esteso il sortilegio alla mia cara laureanda Vale, residente a ROMA, in procinto di venirmi a prendere all'aereoporto.
Oh bastardo, ovunque tu sia, ti auguro di patire almeno la metà delle mie pene: di sentirti spossato, fiacco e inutile alla società, con la bocca impastata e l'alito da vampiro, con indosso un pigiama puzzolente e macchiato di caffè (e va bè... tutti sanno della mia dipendenza. Si, anche quando sto male).
Io come arma di difesa ho "solo" la mmidia della nonnina Giovina... e chi conosce Giovina sa bene che il maladrino può cominciare a farsela sotto.