equilibrium

28 gennaio 2007

breve resoconto di una deficiente

Fausta sei in ritardo. Anzi... in ritardissimo, considerando che vivi in Svizzera, dove la soglia di tolleranza nei confronti dei non puntuali praticamente non esiste.
Un minuto di ritardo: ammonizione.
Due minuti: espulsione diretta.
Cinque minuti: espulsione senza possibilità di nuova convocazione. Sei finito, amico.
E allora corri. Corri Fausta, corri.
Afferra maglia, cartellino, scarpa... e anche l'altra scarpa magari.
Esci... ma senza cappotto dove cavolo vai?? Rientra.
Cappotto e sciarpa.
Riesci. Eccoti fuori dal portone e... che culo, nevica.
Rientra, prendi l'ombrello deficiente che altro non sei.
E già che ci siamo magari prendi anche le chiavi della macchina, che senza mi sa che non vai da nessuna parte.
Eccoti, fino al parcheggio ci sei arrivata sana e salva. Oh Clarabella, ora fai la buona e parti. Parte.
Corri Fausta corri. Adesso devi solo recuperare quei 10 minuti di ritardo che hai, magari senza superare troppo il limite di velocità, visto che qui il ritiro patente è immediato (e per chi non ha nazionalità svizzera il ritiro dura il doppio del tempo e l'ammontare della multa è il triplo rispetto alle tariffe standard per svizzeri DOC. Sempre clementi, grazie) .
Corri Fausta, corri. Si ma... dannazione, corri nella giusta direzione! Non lì, non verso l'autostrada per Milano noooooo!
Hai sbagliato. Hai clamorosamente sbagliato strada. E non chiederti chi sarà mai quello scemo che continua a suonare e risuonare: imbranata, è il camion dietro di te... che ti vorrebbe gentilemente far capire che non puoi mica andare a 50 in autostrada.
Ma te ne accorgi solo quando, finalmente, imbocchi la prima uscita disponibile ed il suono del clacson, prima intermittente, si fa prolungato.... poooooooouaaaaaaaaaaaaaaaaaa.
Maledette autostrade svizzere che non si sa nè dove iniziano nè dove finiscono.
Calma, devi restare calma. Curva dopo curva, il ritardo aumenta, ma il paesaggio si fa familiare. Un lago, qui c'è un lago. Ma questo lago lo conosci, ti risulta familiare. E per forza, deficiente! Sei tornata al punto di partenza: questo è il lago di Lugano.
Ma come hai fatto lo sai solo tu.

25 gennaio 2007

ode a Luca


Nella mia vita c'è un'anima pia. Qualcuno lo definisce martire, santo sceso in terra, o pazienza fatta persona... altri lo ritengono semplicemente avvezzo ai tormenti altrui, tanto da farsene carico senza troppa pena.

Per me è semplicemente il mio angelo custode.

Oltre ad essere bello come il sole e buono come il pane (utilizzo frasi semplici e comprensibili poichè sento che le vostre capacità cognitive oggi sono abbastanza ridotte. Onde evitare di sovraccaricare le vostre piccole cellule cerebrali sto tentando di essere il più banale possibile nella scrittura di questo post) il mio Amico del Cuore è anche super intelligentissimo (gradirei non vi confondeste con Ottavia. Lei è la mia migliore amica, niente affatto intelligentissima. Lui è il mio Angelo Custode super geniale)

E' colui che passa metà pomeriggio con me in videochiamata per tentare di capire cosa diamine è quell'affare con su scritto Logitech, dalla forma strana assimilabile ad una collana, colore incolore, che si illumina all'improvviso e si apre grazie ad un meccanismo magnetico.

Dopo essermi scervellata sulle possibili funzionalità di tale affare... eccola, brillante, luminosa e lampante, la soluzione: è un gadget.

Già un gadget. E a che servono i gadget? Ma assolutamente a nulla.

O forse a creare il cumulo, ovvero quella quantità indefinità di oggetti che sono lì, ma non si sa perchè sono lì, nè è ben chiaro come e quando ci siano arrivati lì.


PS: Ovviamente l'arduo quesito è stato risolto senza alcuna difficoltà dal Mio Genio SuperPiù, che ha accesso alla Suprema Verità.

24 gennaio 2007

cosa e cose

Stanotte ero in preda ad una inusuale insonnia.
Accade raramente e quando accade la mia mente va un pò dove cavolo vuole lei...
Ogni tanto fa anche qualcosa di buono: basti citare quella magica nottata in cui la mia tesi vide la luce... un momento memorabile in cui, dopo essere schizzata dal letto e aver preso in mano un pennarello indelebile dalla punta grossa, a mo' di invasata ho iniziato a partorire idee malsane con tanto di schemini alla Jhon Nash...
Stanotte tuttavia il cervello di fausticchia non era in vena di grandi slanci... e si è limitato a varcare la soglia della curiosità.
Sono curiosa di sapere quale è la cosa a cui siete materialmente più legati.
Non essendo pro censura, vi chiederei gentilmente di moderarvi nelle risposte, considerando l'esplosione ormonale in quel di Bologna.
E anche in quel di Milano.
Gliela famo a creare un post serio, o AmiCici?

21 gennaio 2007

la mia migliore amica


Gli amici dovrebbero coltivare sentimenti d'amore nei tuoi confronti.
Dovrebbero tenere al tuo benessere fisico e mentale e agire affinchè il tuo precario equilibrio non venga particolarmente turbato dalle loro azioni. Anzi, dovrebbero proprio sostenerti nei momenti in cui, a causa di eventi ESTERNI, la tua sanità mentale è messa pericolosamente a repentaglio... In breve: non dovrebbero essere ESSI STESSI la causa del tuo disequilibrio.
Ebbene ho purtroppo dovuto accettare che il pericolo più grande per quel minimo di stabilità che ancora mi rimane è la mia più cara amica: Ottavia.
Da ormai un pò di tempo a questa parte lotta incessantemente affinchè io impazzisca.
Non soddisfatta del fatto che mi sia gentilmente messa a sua disposizione per aiutarla nella Missione Vito (Vito è il nome della sua tesi) mi manda file intimidatori denominati "Zitta e lavora" o "Muoviti a tradurre". E ha deciso di darmi l'appellativo di "Schiava", sebbene all'inizio della missione mi avesse donato il titolo di Parafrasatrice Ufficiale di Primo Livello.
E, ancora non paga di tali malefiche azioni, è arrivata a privarmi del sonno.
Io, cara amica in pena che ha varcato il confine per passare una serata con lei, seriamente preoccupata per le sue condizioni psicomotorie e per le sue funzioni intellettive, sono stata tenuta sveglia a forza.
La ragazza dal cuore di pietra infatti, noncurante del mio estremo bisogno di sonno, noncurante del fatto che il giorno dopo avrei dovuto valicare i monti svizzeri per raggiungere il Canton NonSoCheCavolo, ha ticchettato con violenza sulla sua rumorossissma tastiera fino a farmi venire gli incubi: alle tre del mattino sognavo tastiere col silenziatore o fiche tecniche Logitech dalle funzionalità strabilianti.

w l'amicizia.

16 gennaio 2007

magici problemi altrui

Risolvo i problemi.
Non i miei ovviamente, in quello non sono per niente brava.
Ma se avete questioni di qualsiasi tipo, dubbi, attacchi di depressione e/o panico, problemi perchè di ritardo con consegne varie, necessità di avere lettere di presentazione e/o CV, intenzioni suicide... Fausticchia è qui.
E' proprio per portare a compimento una missione IMPORTANTISSIMA che vi abbandonerò per qualche giorno.
La missione è "Salva Ottavia dall'angoscia tesi".
Per ogni necessità rimango disponibile sui cellulari. Ma aggiungo le seguenti specifiche:
Luca, ricordati che non posso aiutarti con gli stramaledetti esercizi. Non ci arrivo.
Leti, a te le soluzioni anti-loffe le ho date.
Aizzatore, non ho rimedi per le braccia più lunghe del normale.

15 gennaio 2007

Post Libero di gennaio

Ecco, finalmente adesso potete sfogarvi a vostro piacimento: dò spazio a chi vuole lamentarsi del suo sederone enorme, a chi sente il bisogno di imprecare perchè sono 6 anni che le sue tecniche di seduzione non funzionano, a chi vuole urlare al mondo che "ogni buco è trincea", a chi ha problemi di droga o alcool (qui troverete sempre un pò di conforto) ed anche all'attore che interpreta Montecristo... che nel caso volesse venire a fare un salutino a me e Ottavia è sempre il benvenuto.
Per discrezione eviterò di fare nomi e soprattutto collegamenti persona- bisogno citato.
Il Conte di Montecristo posso nominarlo, in quanto personaggio di natura pubblica.
Ed anche Ottavia, lei non conta.

14 gennaio 2007

call me

Evitate di sentirvi male in Svizzera.
Perchè se vi prende un coccolone e:
A. non siete in grado di spostarvi con mezzi propri
B. non avete mezzi propri
C. siete in stato semi-catatonico che vi porta ad un forzato risparmio energetico e alla quasi totale immobilizzazione
vi tocca alzare la cornetta e comporre un numero: il numero di emergenza.
Da noi è il classico 118... ma qui è l'144.
E lo so che qualcuno sta già sognando l'infermierina. Smettetela brutti pervertiti.

13 gennaio 2007

Abruzzo è bello

Ero così assorta nei miei pensieri quando all'improvviso sento di avere una voglia da soddisfare.
In brevissimo tempo riesco a individuare il tipo di bisogno che il mio corpo reclamava con insistenza: trattasi di panino alla porchetta.
Impossibilitata- ahimè- nella concretizzazione dell'arduo desiderio, inizio una riflessione introspettiva sulle prelibatezze dell'Abruzzo, cercando di distogliere il pensiero dal panino alla porchetta e soprattutto di eliminare l'immagine del porchettaro di Colledara che distribuisce pane colante di grasso di maiale a destra e a manca.
Le considerazioni scaturite da tale profonda riflessione sono le seguenti: in Abruzzo non esistono cibi leggeri e anche i piatti non appartenenti alla tradizione culinaria tipica della nostra terra vengono "rivisitati". Esempio classico: i tortellini di mia mamma.
Il tortellino è bolognese d'origine, ma diventa abruzzese per condimento.
Mia madre infatti, non sufficientemente appagata dal fatto che il tortellino penda da un lato in quanto straboccante di carne macinata di maiale abbondantemente condita, vi aggiunge panna, funghi, prosciutto (quando vuole fare una cosa "leggerina").
Partendo da tali considerazioni, sono così riuscita a creare una classificazione dei cibi della mia terra, che a grandi linee si suddividono in:
  • medio pesanti: gli gnocchi al ragù di mia madre. Tempo di digestione: 1 giorno (intero)
  • pesanti: l'agnello cacio e ovo. Trattasi di un piatto tipicamente abruzzese da consumarsi nei giorni di festa, natalizi o pasquali. Tempo di digestione: 3 giorni circa.

  • innominabili: le lasagne di casa fausticchia. Qui non offro nessuna spiegazione... quasi tutti hanno avuto l'onore di degustarle. Tempo di digestione: non pervenuto.

12 gennaio 2007

AAA D200 cercasi


"Fostà?"
"Oui, c'est moi"
"On a un petit problem avec la Nikon, Fostà"
"Un problem...?"
"Oui. On ne retrouve plus la D200 que tu a donnè a l'expediteur"
"Quoi?'''"
"Est-ce que tu l'a encore avec toi?"
"Moi? La D200????????? Non, je ne l'ai pas avec moi"
"Peut-etre que tu l'a oubliè chez toi... regarde mieux!"
"Nic, tu crois que j'ai oubliè la D200 ici????? qu'est-ce que tu dit NIC?"
"Donc... alors... on n'a plus la D200.
Donc le petit problem maintenant c'est un grand problem"
...
...
"Et maintenant Nic?"
"Et maintenant... on est dans la merde, Fostà".

D200= macchinetta fotografica Reflex digitale dal costo variabile tra i 1800-2000 euro.
Peso= assai. Ingombro= assai più.
Si sperava che la conservassi così, come soprammobile.
O che avessi dimenticato accidentalmente di riconsegnarla.
O che, presa da evidenti carenze affettive, mi fossi talmente affezionata ad essa da non mollarla proprio più, da volerla qui ad ogni costo.

Ogni riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone esistenti è puramente CASUALE.

PS: in caso di necessità di traduzione della telefonata -riportata in lingua madre- chiedere a Letizia, addetta lingua francese nonchè devastatrice di phon domestici (il mio).

10 gennaio 2007

L'apoteosi del cinema

La star del momento ha un nome: si chiama Nando Paone.
Una vera e propria rivelazione.
La sua migliore interpretazione è ormai una chicca del cinema italiano... ma fino a qualche sera fa, ahimè, egli era a me sconosciuto.
Ora è entrato prepotentemente a far parte della mia esistenza.
E dopo averlo sognato e risognato per due notti di fila non posso che accettare la realtà: la scena di Geremia il merlo mi ha aperto letteralmente la mente.
In un film a dir poco scadente proiettato in seconda serata si nasconde infatti un fior fiore di attore, che dà il meglio di sè interpretando un giovane colpito da sindrome da invecchiamento preococe autoconvintosi di essere un merlo.
E così ecco arrivare questo omino: 12 anni nella vita, una quarantina circa nell'apparenza.
Alto alto e magro magro agghindato con calzaglia nera e scaldamuscoli gialli (è un merlo) tenta di spiccare il volo scavalcando il balcone.
Ha in bocca una pannocchia di granoturco che sgranocchia e sputa, sputa e sgranocchia.
E la scena cult culmina con Geremia il merlo che, in seguito all'ascolto del suono del citofono che fa cruaaaaaaaaa cruaaaaaaaaaaaaa, inizia ad urlare a sua volte cruaaaaaaaaa cruaaaaaaaaaaaa.
E' un merlo, il merlo imita i suoni.
Ora la mia scelta è la seguente: fonderò il fans club Geremia Il Merlo.
Le iscrizioni sono aperte.

08 gennaio 2007

Operazione Tappeto Violento

Ieri sera è scattata la cosiddetta “Operazione Tappeto violento”.
Un paio di volte al mese metto in atto la più semplice ”Operazione tappeti”, ma ieri ho dovuto rischiare il tutto per tutto.
Pare infatti che non sia buona abitudine qui lavare i tappeti nella lavatrice condominiale (qui la lavanderia è situata nel sotterraneo buio e pesto)… anzi, secondo le regole del condominio, “è severamente vietato”.
Già fare una normalissima lavatrice mette un’ansia non indifferente: dappertutto cartelli che intimano a “Raccogliere tempestivamente la biancheria asciutta” o “Non lasciare filtri sporchi ad intralciare il percorso”…
Figuriamoci se oltre alla ordinaria ansia da prestazione ottimale che si ha nel fare un semplice bucato si aggiunge il fatto che si deve fare un Bucato Vietato…
E qui scatta la mia strategia, studiata in anticipo tramite astute mosse tattiche e programmata fin nei più piccoli dettagli: attendo l’orario della loro cena (tra le 18.45 e le 19.50), inizio a sgattaiolare con aria furtiva portando con me, oltre al corpo del reato (nel caso specifico il Tappeto Gigante), anche qualsiasi altra cosa che funga da pretesto possibile per scender in cantina: una bottiglia di pomodoro, uno scatolone di latte, un sacco di patate, uno dei monitor dell’Aizzatore.
E poi tutto deve avvenire in un tempo rapidissimo affinché il piano abbia esito positivo: infilo moneta, inserisco detersivo, premo pulsante.
Poi torno in casa e prego.
Prego che la lavatrice non si blocchi, visto che alle ore 20 qui staccano tutto. E’ infatti “assolutamente proibito fare il bucato dopo le ore 20”.
Sarebbe fantastico se si fermasse col mio tappeto dentro.
Diventerebbe “Operazione Picchia Lo Straniero che Viola Legge”.

07 gennaio 2007

togli tutto, togli tutto!!

L'epifania tutte le feste si porta via.
E cosa accade qui, nel regno in cui la cosidetta "metafora" non ha ragione di esistere, in cui tutto, ma proprio tutto si prende alla lettera?
Accade che allo scattare della mezzanotte ogni addobbo è già riposto con cura nel cassettone degli addobbi natalizi, naturalmente divisi per colore e grandezza; ogni pallina è nella sua scatolina, questa volta classificate a seconda di forma e circonferenza; ogni alberello disfatto ed ogni Bambin Gesù messo a nanna insieme ai re Magi e alle bestiole invecchiate.
Ma, ahimè, c'è una pecora nera nel palazzo: è la stolta emigrata italiana, che ha ancora tutti gli adddobbi disordinatamente appesi, il piccolo alberello un pò storpio sul davanzale e il babbo natale attaccato in bella vista alla maniglia.
Cavolo, Cavolo.
Devo precipitarmi a togliere il tutto prima che piombino qui e mi minaccino di buttarmi fuori per inadempienza alle regole del condominio.
Potrei aver causato, con il mio sciagurato comportamento, oltraggio alla visibilità pubblica.

04 gennaio 2007

fotografata e ufficialmente laureata


Oggi 5 gennaio arriva una mail, nel vuoto della mia casella postale che da un pò soffre di solitudine.
Una mail dall'università con tanto di doppio allegato.
"Chissà che si saranno inventati adesso, chissà in quale impiccio mi sono inguaiata. Vediamo un pò, trallalerò trallalà".
Ormai sono abituata a queste situazioni così al di fuori della mia comprensione e della norma: sono talmente immersa nello strambo piccolo universo parallelo che è il Ticino che nulla più mi fa sbarrare gli occhi incredula. Nulla mi tange.
Ma stavolta occorre inchinarsi alla Somma Università Svizzera, regno di efficienza e magnitudine.
Che mi ha inviato, a dir poco tempestivamente, ben due foto della mia laurea, con su stampata la mia faccina da ebete sflashata (colpa della reflex D200, marca Nikon ovviamente) adeguatamente finfilata tra il Presidente di Facoltà ed il Decano.
Ovviamente mi auguro che quella foto non venga pubblicata nella bacheca universitaria, poichè qualcuno potrebbe riconoscere quel volto lieto e sorridente che la sera della proclamazione si barcamenava tra una marea di folli ubriachi (i suoi amici, capeggiati dall'Aizzatore) e tentava di frenarli un tantino.
Naturalmente non riuscendoci affatto.


2007 happy birthday...ah no.. happy new year

2007.
Ben arrivato.
FAUSTICCHIA.
Bentornata.
AMIcIcI.
benritrovati... ma benritrovati si scrive tutto attaccato?? oh?? ci siete ancora??!!!
Beh... okok... torno ai noiosi convenevoli...
Che quest'anno vi porti gioia, serenità, poco sbattimento, tanto sesso e buona salute.
E soprattutto tranquillità, in modo da non rompermi troppo con le vostre paranoie e/o seghe mentali (un giorno vi spiegherò la differenza).
Vi voglio bene, AmiCici. Anche nel 2007.

Ciao nonnino.