equilibrium

08 gennaio 2007

Operazione Tappeto Violento

Ieri sera è scattata la cosiddetta “Operazione Tappeto violento”.
Un paio di volte al mese metto in atto la più semplice ”Operazione tappeti”, ma ieri ho dovuto rischiare il tutto per tutto.
Pare infatti che non sia buona abitudine qui lavare i tappeti nella lavatrice condominiale (qui la lavanderia è situata nel sotterraneo buio e pesto)… anzi, secondo le regole del condominio, “è severamente vietato”.
Già fare una normalissima lavatrice mette un’ansia non indifferente: dappertutto cartelli che intimano a “Raccogliere tempestivamente la biancheria asciutta” o “Non lasciare filtri sporchi ad intralciare il percorso”…
Figuriamoci se oltre alla ordinaria ansia da prestazione ottimale che si ha nel fare un semplice bucato si aggiunge il fatto che si deve fare un Bucato Vietato…
E qui scatta la mia strategia, studiata in anticipo tramite astute mosse tattiche e programmata fin nei più piccoli dettagli: attendo l’orario della loro cena (tra le 18.45 e le 19.50), inizio a sgattaiolare con aria furtiva portando con me, oltre al corpo del reato (nel caso specifico il Tappeto Gigante), anche qualsiasi altra cosa che funga da pretesto possibile per scender in cantina: una bottiglia di pomodoro, uno scatolone di latte, un sacco di patate, uno dei monitor dell’Aizzatore.
E poi tutto deve avvenire in un tempo rapidissimo affinché il piano abbia esito positivo: infilo moneta, inserisco detersivo, premo pulsante.
Poi torno in casa e prego.
Prego che la lavatrice non si blocchi, visto che alle ore 20 qui staccano tutto. E’ infatti “assolutamente proibito fare il bucato dopo le ore 20”.
Sarebbe fantastico se si fermasse col mio tappeto dentro.
Diventerebbe “Operazione Picchia Lo Straniero che Viola Legge”.

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