equilibrium

03 ottobre 2006

avete uno smacchiatore portatile?

Evito di narrarvi le peripezie della giornata. Sappiate che ho una naturale tendenza agli incontri fuori dall'ordinario (andata: anziana ricca immersa in un intenso dialogo con se stessa; ritorno: signorotto maleodorante alle prese con la sua bottiglia di vino), ai treni dell'ultimo minuto con annessa corsa perdifiato, alle situazioni imprevedibili, all'assurdità degli eventi quotidiani.
Ma soprattutto ho una naturale tendenza alla macchia quando non devo macchiarmi.
E mi chiedo: possibile che quando sono a casa sola, pranzo--cena--merenda--spuntino--fame improvvisa--, magari in pigiama o tutona molto secSi, quando insomma potrei anche essere avvolta in un saccone da spazzatura e non cambierebbe molto... beh... neanche una macchietta. Anche se mangio spaghetti al sugo con le mani non accade nulla... scommetto che se mi mettessi a fare i pomodori in casa rimarrei così: linda e pinta.
Ma basta varcare la soglia, mettere il piede al di là di Giuseppino (che sarebbe il mio zerbino a forma di campo di calcio) e la macchia compare.
Oggi l'ennessima conferma: appena salita sul treno, FeliceFelicissima addento il mio panino con tanta mozzarella e una piccola, sottilissima fettina di pomodoro.
Ed eccola lì la macchia minacciosa, subito pronta a spiaccicarsi sulla mia magliettina (ovviamente bianca, perchè io faccio parte del club delle volpi) e a mostrarsi fiera ad ogni uomo, donna, bambino, cane, signora che blatera da sola e ubriaco (questi due non fanno testo, lo so bene).
A nulla sono valsi i miei tentativi di copertura tramite braccia attorno al collo, movimenti studiati, strategie di cambio profilo&co. Oggi la macchia si palesava in tutto il suo splendore. Oggi la macchia ha vinto. Alla prossima.

4 Comments:

Posta un commento

<< Home